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Mourinho: «Un giorno allenerò in Arabia Saudita, Ronaldo ha cambiato la prospettiva»

A Mbc Masr: «Dopo Ronaldo, tutti sono voluti andare nel campionato saudita. Anche la Champions League asiatica è interessante».

Mourinho: «Un giorno allenerò in Arabia Saudita, Ronaldo ha cambiato la prospettiva»
Db Genova 28/09/2023 - campionato di calcio serie A / Genoa-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato al canale egiziano Mbc Masr, ammettendo che un giorno vorrà firmare un contratto per un club della Saudi Pro League:

«Sicuramente mi vedranno perché ci andrò quando accadrà. Sono convinto che lavorerò lì. Non lo so quando. Ora sono impegnato nel mio lavoro a Roma e voglio dare tutto al club fino al mio ultimo giorno lì. Nessuno conosce il futuro, ma è qualcosa che farò sicuramente».

Su Cristiano Ronaldo ha dichiarato:

«Cristiano è stato il primo ad andare al campionato saudita. Penso che sia stato lui a dare alla questione una prospettiva completamente diversa, i giocatori hanno iniziato a pensare che questa fosse una posizione individuale di Ronaldo, e improvvisamente questa estate la gente ha capito che tutto sta davvero cambiando, ora molto. Molti giocatori, non solo quelli nell’ultimo periodo della loro carriera, vogliono andare in Arabia Saudita. I giocatori che stanno vivendo i migliori anni della loro carriera hanno iniziato ad andare nel campionato saudita, perché la competizione è reale, non solo il campionato locale, ma anche le competizioni asiatiche, poiché la Afc Champions League (Champions League asiatica) è già interessante. Naturalmente, questo ha attirato più interesse da parte dell’Europa, e vediamo cosa accadrà nei prossimi anni».

IL CORRIERE DELLO SPORT SULLA SITUAZIONE MOURINHO-ROMA:

Il destino di Mourinho legato a una sola partita: se perde a Cagliari rischia il licenziamento Friedkin avrebbe già bloccato il sostituto: Flick. Dan Friedkin avrebbe voluto cacciarlo subito dopo la sconfitta di Marassi, ovvero nella settimana della Ryder Cup, l’evento che l’aveva spinto a ripresentarsi a Trigoria. Solo l’intervento di Tiago Pinto riuscì a evitare – almeno temporaneamente – quella che si può considerare un’autentica follia tecnico-ambientale.

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