Italia a Wembley timorosa, il suo complesso di inferiorità cresceva sotto i colpi degli inglesi (CorSport)

Barbano: "L’Italia non è più l’Italia nemmeno nell’impenetrabilità difensiva. C'è fiducia ma speriamo non siano le magistrature a fare la formazione"

Italia

Mg Londra (Inghilterra) 17/10/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Inghilterra-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giorgio Scalvini-Harry Kane

Sul Corriere dello Sport, Alessandro Barbano commenta la sconfitta dell’Italia contro l’Inghilterra. Ieri sera a Wembley, l’Italia di Spalletti ha subito lo strapotere fisico di Bellingham e Kane e degli altri della banda Southgate. 3-1 il punteggio finale.

Barbano scrive di “complesso di inferiorità”:

Perché [l’Italia] che torna a Wembley è timorosa, sente di giocare contro un avversario più forte, rinuncia a passare tra le linee, tenta poche sovrapposizioni e ancora meno uno contro uno. Il suo complesso di inferiorità cresce come una zavorra pesante a mano a mano che gli inglesi iniziano ad affondare i loro colpi. Si può prendere un rigore a Wembley, e si può anche subire il raddoppio, se lo propizia il divino palleggio di Bellingham. Si può perfino perdere, se però sei in grado di giocare all’assedio l’ultima mezz’ora. Non è accaduto all’Italia, che si è spenta come fa una candela consunta“.

Il finale di Inghilterra-Italia è piuttosto mesto, per chi guarda la partita e per gli azzurri in campo. Ha il sapore della resa. Il mancato rosso a Philips sa di alibi, è infatti basta solo segnalarlo senza creare una polemica.

Il divario con le big d’Europa e del mondo è insormontabile. Perché l’Italia non è più l’Italia, non solo dove non nasce più un Baggio, un Vialli, un Totti, un Vieri. Ma perfino nella sua storica roccaforte tattica, l’impenetrabilità difensiva. Dove avevi il marcatore che ti anticipava o piuttosto ti aspettava, certo che poi sarebbe stato più lesto nell’intercettare il tiro. C’è bisogno di tanta fiducia. Sperando che non siano le magistrature, ordinaria e sportiva, a fare la formazione. Un sistema che investe sulle scommesse di Stato non dovrebbe punire quelle clandestine con più di un’ammenda. Ma c’è in giro un moralismo ipocrita che non mette di buon umore“.

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