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Barcellona e le accuse di corruzione, Rosell: «Abbiamo vinto per Messi e Iniesta, non per Negreira»

L’ex presidente del Barcellona a Rac1: «Siamo stati accusati di omicidio, ma non si sa dove sia il corpo o la persona uccisa».

Barcellona e le accuse di corruzione, Rosell: «Abbiamo vinto per Messi e Iniesta, non per Negreira»
A corner flag with the badge of FC Barcelona flies during the 58th Joan Gamper Trophy football match between FC Barcelona and Tottenham Hotspur FC at the Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona on August 8, 2023. (Photo by Pau BARRENA / AFP)

L’ex presidente del Barcellona Sandro Rosell, in carica dal 2010 al 2014, nel programma Tu Diràs di Rac1, ha parlato del caso Negreira, dopo essere stato inserito tra gli indagati per corruzione.

Rosell ha dichiarato in merito a ciò:

«Abbiamo avuto al Barcellona un certo Messi, un Busquets, un Jordi Alba, un Iniesta, un Xavi, un Pep in panchina… dire che si vinceva per Negreira lo trovo davvero estremo. E dire che era un funzionario pubblico lo trovo estremo. La Rfef (Federcalcio spagnola) ha già detto che non ha avuto alcuna influenza sugli arbitri. Siamo stati accusati di omicidio, ma non si sa dove sia il corpo o la persona uccisa».

Sulla corruzione, l’ex presidente del Barcellona ha spiegato:

«Riguardo la corruzione, hanno stravolto tutto perché dopo le indagini non hanno trovato nessuna partita che Messi o i giocatori e gli allenatori non abbiano vinto, hanno cercato un modo per accusare senza prove. Ho sofferto in altre occasioni. Mostrami una partita in cui l’arbitro ci ha aiutato. Posso insegnare a molti dove non ci ha aiutato. Abbiamo perso campionati a causa di errori riconosciuti dagli arbitri. Con questa regola tutti gli arbitri sarebbero funzionari pubblici».

L’ACCUSA DI CORRUZIONE:

Secondo il giudice la Federcalcio spagnola, da cui dipende la Commissione Tecnica di Arbitraggio di cui Negreira era vicepresidente, “esercitava funzioni pubbliche”. La Guardia Civil ha perquisito la sede della Rfef, cercando la documentazione del caso. Nello specifico, in un documento di 21 pagine. Aguirre attribuisce un reato continuato di corruzione passiva a Enríquez Negreira, come autore, e a suo figlio, Javier Enríquez, come collaboratore necessario. Il Barça, come entità giuridica, così come i suoi dirigenti, sono accusati di corruzione attiva. Il giudice istruttore sottolinea che il club ha effettuato pagamenti milionari all’ex vicepresidente della Cta, “fatto non smentito e documentato”, quando questi “aveva la qualità di pubblico ufficiale”.

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