Montella ct della Turchia, oggi la firma (Calciomercato.com)

Un triennale per l'ex tecnico di Milan e Fiorentina. Lo aveva detto anche in passato: «All'estero sono molto più me stesso»

Montella Turchia

Db Firenze 27/10/2019 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Vincenzo Montella

Montella, dopo l’esperienza con l’Adana Demirspor, tornerà ad allenare in Turchia, ma sarà il tecnico della loro Nazionale. Lo riporta Calciomercato.com:

“Oggi l’ex allenatore di Milan e Fiorentina, tra le altre, volerà a Istanbul con il suo staff e firmerà un accordo triennale. Montella ha lasciato un ottimo ricordo in Turchia dove in due anni ha preso la neopromossa Adana, trovata in zona retrocessione, e l’ha portata in Conference. Non deve stupire quindi che prima il Fenerbahce e poi la nazionale gli abbiano fatto una corte serrata. Vincenzo ci ha pensato, ha riflettuto e, dopo aver messo da parte la volontà di continuare in un club, ha accettato”.

I dettagli del contratto e le richieste della lega calcio turca, inoltre, dovrebbero essere questi:

“Montella firma per tre anni e avrà come obiettivi la qualificazione prima agli Europei e poi ai Mondiali. Con sé avrà tre collaboratori (vice, preparatore e match analyst), avuti già con l’Adana. Le firme dovrebbero arrivare già oggi, in modo da poter poi organizzare la presentazione ufficiale e dare modo al neo ct di lavorare in anticipo per i prossimi impegni. Montella succede a Stefan Kuntz ed eredita una squadra prima nel girone di qualificazione insieme alla Croazia con 10 punti (ma con una partita in più) ma con Armenia e Galles a 7 punti che proveranno lo sgambetto. Il 12 ottobre la prima gara in Croazia, poi la Lettonia e l’ultima a novembre in Galles, Montella sarà in panchina a guidare la sua nuova squadra”.

L’allenatore aveva già dichiarato in passato di essersi trovato bene in Turchia. Nel 2021 spiegava alla Gazzetta di sentirsi a suo agio all’estero, molto più che in Italia almeno:

«Sono molto più me stesso quando sono all’estero che in Italia. Forse perché mi sento meno giudicato. Mia moglie mi dice: finalmente sorridi e sei simpatico come nella vita di tutti i giorni. Per vent’anni da calciatore mi sono sempre sentito gli occhi addosso e questo mi ha portato ad essere più trattenuto. Un filtro inconscio che mi ha condizionato e che forse sto eliminando».

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