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Eto’o, le intercettazioni: «Ti ridiamo i tre punti, tranquillo. Il nostro club deve salire in prima divisione»

Al telefono con il presidente del Victoria Limbé: «Mi devi dare una mano, non fare troppo casino. Se sono presidente lo devo te e agli altri nostri due amici»

Eto’o, le intercettazioni: «Ti ridiamo i tre punti, tranquillo. Il nostro club deve salire in prima divisione»
Db Milano 23/09/2019 - The Best FIFA Football Awards / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Samuel Eto'o

Guai in vista per Samuel Eto’o, presidente della Federcalcio camerunense. L’ex attaccante di Inter e Sampdoria è al centro di uno scandalo.

Il governo del calcio camerunense da parte di Eto’o ha suscitato spesso diverse polemiche. Prima i guai con lo sponsor tecnico della nazionale, One Sport al posto dello storico Le Coc; poi  le accuse della figlia e il caso Onana all’ultimo Mondiale in Qatar. Stavolta, il sito di informazione sportiva Camfoot ha pubblicato un’intercettazione telefonica tra il presidente della Federcalcio e Valentine Gwain detto “Bobiddyil”, presidente del Victoria Limbé, squadra di seconda divisione, promossa in Elite 1 nell’ultima stagione.

Nell’intercettazione, Eto’o promette all’amico di aiutarlo per favorire la promozione della squadra nella massima serie. «Mi avevi detto che mi avresti accompagnato nel mio percorso», dice Gwain mentre si lamenta dell’arbitraggio di una partita persa. Eto’o gli risponde:

«Devi stare tranquillo. Fai ricorso, ti ridiamo i tre punti e sospendiamo l’arbitro. Dammi solo il tempo di rientrare in Camerun. Poi vieni da me in ufficio, ti puoi fermare un paio di giorni, porta pure le tue donne».

Ma il presidente del Victoria Limbé non è tranquillo e continua:

«Il problema è Foukou, il presidente della commissione arbitrale. Ha mandato il figlio del fondatore del Tonnerre (club di Yaoundé dove ha giocato anche George Weah, ndr.) a dirigere la nostra partita contro di loro. Ma ti pare possibile?» «No, non è possibile. Il nostro club deve salire in prima divisione, è il nostro obiettivo. Ma tu mi devi dare una mano, non puoi fare troppo casino, devi restare calmo. Se sono diventato presidente della federazione lo devo te e agli altri nostri due amici».

Sono parole fortemente compromettenti, quelle pronunciate da Eto’o che però si difende. Lui sostiene di aver tranquillizzato solo un amico, ma il riferimento alle donne e a presunti favori, gettano un ombra lunga sull’Eto’o e anche di più se si considera che il club in questione poi è stato effettivamente promosso:

«Stavo parlando con un amico, uno che investe nel calcio e vuole fare del suo club uno dei migliori del Camerun. L’ho solo tranquillizzato dicendo che avrei fatto tutto il possibile per evitare che ci fossero errori arbitrali ai suoi danni».

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