Milano è un discount, la tesi che sia stato Tonali a volere il Newcastle è forzatissima (Repubblica)
Il Milan, anche se con i conti in attivo, vende. Con il licenziamento di Maldini e Massara la svolta verso il modello Moneyball è stata vorticosa.

Mg Milano 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jerry Carnevale-Paul Singer
“Milano è un discount“, titola La Repubblica. Il riferimento è al mercato dei due club di Milano, Inter e Milan, che riempie le pagine dei quotidiani da giorni. Nelle ultime 48 ore l’ultimo colpo: la cessione di Tonali al Newcastle. Una bandiera rossonera che lascia il club per 80 milioni. Lo stesso tempo che il Milan ha impiegato a disfarsi di Maldini e Massara, per i quali Tonali, tra l’altro, era incedibile. La trattativa per Tonali al Newcastle si è intrecciata con quella per Barella. L’Inter ha detto no all’offerta degli arabi per il suo centrocampista. La Repubblica, con Enrico Currò, lo definisce un paradosso.
“In apparenza è un paradosso: il Milan ha ormai il bilancio in attivo e non avrebbe bisogno di cessioni illustri, mentre l’Inter è schiacciata da un rosso annunciato di 80 milioni e soprattutto dai debiti (il New York Times li ha calcolati in 863 milioni): per potere fare campagna acquisti, deve vendere almeno un paio dei suoi giocatori migliori. Brozovic all’Al-Nassr per 18 milioni sarà solo il primo passo”.
Gli effetti del mercato si vedono sui tifosi di entrambe le squadre milanesi, piuttosto “allarmati”. Il quotidiano scrive:
“Di sicuro, dopo il licenziamento di Maldini e Massara — col mercato affidato agli algoritmi e al pool diretto dall’ad Furlani e dal capo degli osservatori Moncada, al momento senza un ds come prevedono le norme — la svolta di Casa Milan verso il modello Moneyball è stata vorticosa. La compiacente narrazione ufficiale teorizza che chiunque sia sostituibile grazie all’intelligenza artificiale, ma i fatti dicono altro. Maldini chiedeva investimenti proporzionati agli introiti della felice campagna di Champions (100 milioni). Gli americani hanno fissato il budget a 35 milioni, come un club europeo di seconda fascia. Tonali, per via del senso di appartenenza certificato due anni fa dalla rinuncia all’aumento dell’ingaggio, per Maldini e Massara era incedibile. Oggi la tesi, per la verità forzatissima, è che sia stato lui a volere il Newcaste (8 milioni l’anno, più 2 di bonus)”.
Intanto, nel Milan “lo spogliatoio ribolle”.
“Uno tra Leao, che ha appena rinnovato (era l’eccezione: 5 milioni più bonus), Hernandez (4.5) e Maignan (2.8, stava per rinnovare con Maldini) può partire: Pioli rischia di ritrovarsi con molte incognite”.