De Siervo: «Il chiaro non è più un tabù, anche in Italia». C’è un pacchetto pensato per soggetti come Amazon
L’assemblea di Serie A riunita da stamattina a Milano ha approvato all’unanimità il bando per i diritti Tv. Otto i pacchetti previsti. C’è la possibilità di una partita in chiaro.
Scrive Repubblica:
“Abbiamo scelto di uscire con 8 pacchetti diversi – ha spiegato l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo – che definiscono percorsi su misura” per i broadcaster. “Si va verso una condivisione piena delle 10 gare, con due soggetti che potranno trasmettere tutte le partite”.
La grande novità sarà la possibilità di tornare a vedere una partita del campionato in chiaro. C’è infatti un pacchetto che permette l’assegnazione di 9 partite in esclusiva e una (il sabato sera) che potrebbe essere trasmessa anche in chiaro e a cui quindi potrebbero essere interessati broadcaster come Rai, Mediaset o Discovery. “Il chiaro non è più un tabù, anche in Italia”, ha spiegato De Siervo. C’è poi un pacchetto pensato per soggetti come Amazon, che possono avere interesse ad acquisire la trasmissione delle partite del campionato solo in una particolare settimana per attirare utenti sulla loro piattaforma.
Il presidente della Lega Casini si è dimostrato molto soddisfatto del risultato raggiunto e ha dichiarato:
«Oggi è una giornata importante. Le società hanno approvato all’unanimità il bando e la modifica dello statuto. Per la prima volta la Legge Melandri ha riconosciuto l’importanza di una centralizzazione dell’archivio corrente».
Casini ha inoltre parlato anche dell’importanza di aver trovato la quadra in maniera unanime, senza spaccature di sorta. Ha inoltre spiegato quali saranno i criteri che porteranno alla pubblicazione del bando.
Serie A, il bando “matrioska” per invogliare gli investimenti
La situazione attuale prevede una nuova tipologia di bando. Saranno presenti infatti otto pacchetti, con diverse configurazioni presenti al suo interno. Questo bando è stato definito “matrioska”. Il prezzo minimo sarà di 1,2 miliardi di euro per l’offerta sui tre anni, che salirà del 10% nel caso di vendita a quattro anni e di un ulteriore 10% nel caso di vendita a cinque anni.
