In conferenza: «Se Sarri nell’immaginario di tutti è quello del Napoli, allora non si rivedrà più. Quei calciatori avevano determinati valori e caratteristiche».
In conferenza stampa, ieri, alla vigilia del match contro il Monza, l’allenatore della Lazio ha parlato di estinzione del calcio entro 10 anni se si continuerà così. Il calcio è diventato solo business, ha dichiarato.
«Io non critico le nazionali, non mi interessa niente. Ho visto 10 minuti di Kosovo e Andorra, ho visto tutti i giocatori in area, ho detto: “Cazzo è successo?”. Critico il calendario perché la qualità diminuisce, ci sono sempre 5-6 assenti per infortunio, mi devono spiegare dove vogliano andare. Il calcio da sport è diventato business, se diventa solo business ci sta che fra 10 anni finisca tutto e che nessuno si interesserà più . Ci sono spettacoli televisivi più interessanti».
Sarri si riconosce nella sua Lazio, soprattutto per la fase difensiva.
«Mi ci vedo molto. Giovedì abbiamo fatto un allenamento sulla linea difensiva. L’ho rivisto a casa. La linea, non
considerando il valore dei singoli, è ai livelli del mio Napoli e del mio Empoli. Al Chelsea e alla Juve non ho mai raggiunto questi livelli».
Sarri continua:
«Se Sarri nell’immaginario di tutti è quello del Napoli, allora non si rivedrà più. Perché quei calciatori avevano determinati valori e caratteristiche. Ci sarà invece il Sarri di un altro gruppo di giocatori e con altre caratteristiche».
Il tecnico ha parlato del problema di mancanza di continuità della Lazio. Sarri:
«Vogliamo essere la più forte di Roma o una delle più forti d’Italia? Dopo le vittorie di cartello abbiamo vinto una volta. Il limite è stato questo. Le motivazioni che contano sono interne».