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Allegri: «Troppi elogi per la Juve possono far perdere di vista la realtà»

In conferenza stampa: «Il Milan lo davano per spacciato ed è andato a vincere la partita a Napoli in maniera straordinaria. L’equilibrio deve regnare alla Continassa»

Allegri: «Troppi elogi per la Juve possono far perdere di vista la realtà»
Mg Napoli 13/01/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Si ritorna subito in campo domani per la Coppa Italia. Iniziano le semifinali, la prima Juventus-Inter alle ore 21. Prima del match, a parlare in conferenza stampa è il tecnico bianconero Massimiliano Allegri:

«È una semifinale, bisogna creare i presupposti per il passaggio del turno. In questo momento bisogna addrizzare le antenne perché troppi elogi per la Juventus possono far perdere la realtà. Domani giochiamo contro una squadra forte».

Sulle condizioni di Chiesa. Da giorni circolano voci circa un presunto malumore dell’attaccante italiano:

«È a disposizione. L’unico controllo fatto è successo in Austria, il ginocchio è a posto ha solo questa infiammazione tendinea. Domani verrà in panchina».

Sull’attacco:

«Siamo in cinque ora, abbiamo tante partite. Kean è squalificato domenica, domani ne abbiamo cinque».

Ballottaggio fra Alex Sandro e Gatti come centrale in difesa:

«Alex Sandro sta bene, sta meglio, ha fatto allenamento ma credo che difficilmente sarà della partita. Sarà a disposizione. Abbiamo Rugani che sta bene, ho 5 difensori. Bonucci sta recuperando, da mercoledì con la squadra. Inizierà a fare allenamento con la squadra. Pogba ieri ha fatto un buon allenamento parziale con la squadra, da mercoledì farà lavori per la condizione fisica. Questi sono quelli rimasti, a parte Kaio, rimarranno fuori dalla squadra».

Aprile è un mese fitto di incontri per la Juve, recupero delle forze più difficile?

«La Juve è abituata a giocare ogni tre giorni. Va affrontata una alla volta, giocare ogni tre giorni in questo periodo vuole dire essere dentro quelli che sono gli obiettivi. Bisogna essere bravi a riempire anche le settimane di maggio».

Allegri commenta il lavoro di Inzaghi:

«Tutti ci auspichiamo che faremo una grande partita. Simone credo stia facendo un ottimo lavoro all’Inter. La Lazio dopo la Juve, negli ultimi anni, ha vinto più trofei. L’Inter ha vinto la Coppa Italia, la Supercoppa. Resta una squadra forte che non sta attraversando un bel periodo di risultati. In questi momenti, quando affronti queste squadre è pericoloso, l’attenzione diventa massima. Domani sarà più complicata rispetto alla partita di domani».

Allegri sa che l’Inter rimane una squadra forte:

«Tutte le partite sono diverse. L’Inter ha una batteria forte, Lukaku è un centravanti, Dzeko un po’ atipico perché sa giocare molto a calcio. Son caratteristiche completamente diverse ma sono 4 attaccanti molto forti».

Se domani dovesse vincere la Juve, sarebbe la terza vittoria in stagione contro i nerazzurri:

«Domani è Coppa Italia e difficilmente potrà essere chiusa nella partita di domani. In questo momento il pericolo numero uno viene da noi. Dobbiamo stare molto sereni, riposare e cercare di essere pronti domani sera nell’affrontare una squadra molto forte».

Sarà una partita nervosa domani?

«In tutte le partite ci sono gli episodi, non scordiamoci quelli dell’anno scorso con l’Inter in campionato qui e in finale di Coppa Italia. L’arbitro sarà sicuramente in grado di gestire la partita. Noi dobbiamo pensare e fare la prestazione contro una squadra molto pericolosa».

Su Iling Junior:

«Momentaneamente è il vice Kostic, lì può giocare anche De Sciglio. Secondo me ha le qualità per fare la mezzala ma non l’ho ancora provato».

Ad Allegri viene chiesto se domani sera sarà una finale anticipata:

«Speriamo di arrivare in finale, faremo il possibile. Poi nel calcio bisogna avere un equilibrio al di là dei risultati, positivi e negativi. Ora la Juve è così e l’Inter è in un’altra posizione. Due partite e cambia l’opinione pubblica. Il Milan lo davano per spacciato ed è andato a vincere la partita a Napoli in maniera straordinaria. L’equilibrio deve regnare soprattutto alla Continassa. Detesto chi si fa prendere da facili entusiasmi e chi va in depressione. Bisogna essere equilibrati, niente e nessun risultato deve spostarci a livello mentale».

Su Locatelli:

«È cresciuto molto e credo posso farlo ancora. Molto più veloce nella distribuzione del gioco. Questa squadra anche col Verona ha messo cuore, bolgia diportare a casa il risultato e questa è la cosa più importante. Sotto quell’aspetto lì ha le qualità per giocare tanti anni nella Juventus».

 

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