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Lotito: «Chiudere la curva significherebbe favorire le persone che non rispettano le regole»

A Sky: «Dobbiamo intervenire per evitare determinati episodi». Ma il presidente non ha mai dato seguito alla promessa di portare i tifosi ad Auschwitz.

Lotito: «Chiudere la curva significherebbe favorire le persone che non rispettano le regole»
Ci Roma 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Lazio-Roma / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Claudio Lotito, presidente della Lazio, torna a parlare dei cori antisemiti intonati in occasione del derby contro la Roma. Oggi pomeriggio il presidente della Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tema ai microfoni di Sky Sport:

«Noi dobbiamo intervenire per evitare che si realizzino determinati episodi e poi, nel momento in cui si verificano, avere la possibilità di poterli reprimere e isolare. Questa gente non deve diventare un punto di riferimento. Per questo chiudere la curva in questo caso, nel caso della Lazio, significherebbe creare un punto di riferimento e favorire le persone che non rispettano le regole».

Ieri l’Anpi (l’associazione nazionale partigiani italiani) con il suo presidente, Gianfranco Pagliarulo, assistito dall’avvocato Emilio Ricci, ha depositato una denuncia-querela al Tribunale capitolino. Di seguito le sue dichiarazioni:

«Nei confronti di tutti i soggetti che in data 19 marzo 2023 si trovavano nella curva Nord dello stadio Olimpico e che hanno preso parte ai cori antisemiti, dei quali si chiede l’identificazione, per il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa di cui all’articolo 604- bis del codice penale e per tutti i reati che l’Autorità giudiziaria vorrà ravvisare nei fatti esposti».

È vero che Lotito e la sua Lazio, subito dopo i fatti di Lazio-Roma, hanno preso le distanze da tutti quei comportamenti che rientrano nell’antisemitismo. Mercoledì scorso è infatti arrivata una notizia che ha del clamoroso:

La Lazio – finalmente – adotta provvedimenti degni di questo nome nei confronti  dei propri tifosi che si rendono colpevoli di gesti ignominiosi come i saluti romani e il gesto antisemita di indossare la maglia numero 88 con la scritta “Hitlerson”. La Lazio ha emesso un comunicato in cui annuncia il provvedimento“.

Ma è anche vero che il tifo del club biancoceleste continua ad aver un rapporto ambiguo con ambienti ultras neonazisti. Forse Lotito dovrebbe mantenere la promessa fatta nel 2017:

Disse che avrebbe portato ogni anno ad Auschwitz 200 tifosi della Lazio, per sensibilizzarli sulla Shoah. Non lo ha mai fatto. Finora ci sono andati solo tre calciatori della Primavera e due dirigenti del club biancoceleste“.

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