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L’allarme della Digos: gli spalti della Lazio attirano ultras neonazisti da tutta Europa (Repubblica)

Il nuovo turismo internazionale degli ultras: accorrono in massa a Roma per intonare cori antisemiti e scattarsi selfie con saluti romani in Curva Nord

L’allarme della Digos: gli spalti della Lazio attirano ultras neonazisti da tutta Europa (Repubblica)
Db Napoli 03/03/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Lazio

L’allarme della Digos: gli spalti della Lazio attirano ultras neonazisti da tutta Europa

Su Repubblica Roma un articolo di Marco Carta sul nuovo fenomeno del turismo internazionale degli ultras. Sono sempre più numerosi i tifosi stranieri che vengono in Italia e si mischiano alle tifoserie locali, spesso provocando incidenti e tensioni. E’ accaduto a Napoli, con i tifosi dell’Atalanta mischiati a quelli dell’Eintracht e nel derby di Roma, con l’arrivo di tifosi inglesi come quelli del West Ham, che ora preoccupano Napoli in vista della partita della Nazionale al Maradona contro l’Inghilterra. Il quotidiano romano scrive:

“Un giro in Vespa per le vie del centro. Oppure un saluto romano in curva Nord. È il nuovo fenomeno del turismo internazionale ultras. Sono sempre di più, infatti, i tifosi stranieri che si mischiano alle tifoserie locali. Vengono in Italia eludendo le rotte del tifo organizzato, poi si mettono in mostra sugli spalti e per le strade. Fermarli è sempre più difficile”.

Repubblica Roma intervista il capo della Digos della Capitale, Giampietro Lionetti.

«C’è qualcosa di nuovo rispetto alle vecchie dinamiche. Ma parliamo di una questione internazionale. Soprattutto dopo il Covid abbiamo notato che stanno venendo un gran numero di ultras dall’estero. Mentre è difficile che accada il contrario. Godono di una mobilità che prima non avevano».

Il quotidiano continua:

“Il segnale è chiaro: quello che è accaduto domenica all’Olimpico, così come l’agguato paramilitare degli ultras della Stella Rossa di Belgrado, che a febbraio avevano rubato gli striscioni dei Fedayn in piazza Mancini, devono suonare come un campanello d’allarme. Le incursioni dei tifosi stranieri, che prima erano legate quasi esclusivamente allo svolgimento delle partite di coppa, saranno sempre più frequenti. Ma il timore degli investigatori, però, è che proprio gli spalti della Lazio, la cui tifoseria è gemellata con numerosi gruppi europei legati all’estrema destra, tra cui Levski Sofia e il Wisła Cracovia, possano essere il palcoscenico ideale per i simpatizzanti neonazisti di tutta Europa. Appassionati di calcio, che alla monetina lanciata nella Fontana di Trevi, preferiscono un coro antisemita da cantare allo stadio o una foto ricordo in stile fascista da mostrare sui social”.

 

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