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La Stampa celebra Allegri: la scalata della Juventus in Serie A è il suo riscatto

È a 7 punti dalla Champions, nonostante il -15 di penalizzazione. E ha anche valorizzato i giovani, cosa che farà risparmiare il club sul mercato 

La Stampa celebra Allegri: la scalata della Juventus in Serie A è il suo riscatto
Db Torino 09/03/2023 - Europa League / Juventus-Friburgo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

La Stampa celebra Massimiliano Allegri. La scalata della Juventus alla Serie A con 15 punti di penalizzazione è il suo riscatto.

Allegri, con la sua Juventus infarcita di giovani, ha battuto il Friburgo che non perdeva in casa dal 12 agosto e l’Inter, che a San Siro aveva battuto Napoli e Milan.

“In appena quattro giorni la Juventus ha imposto loro la resa, guadagnando i quarti d’Europa League e un’ottima posizione in campionato: nonostante la penalizzazione è in corsa per la Champions, lontana appena 7 punti dal
quarto posto, e senza il -15 sarebbe seconda da sola ben 6 gradini sopra i nerazzurri”.

Vittorie che Allegri ha ottenuto, tra l’altro, sottolinea il quotidiano torinese, senza Di Maria e Alex Sandro e con Chiesa part time, schierando ragazzi appena approdati nel grande calcio: Gatti, Fagioli e Soulé.

“È il riscatto di Massimiliano Allegri, la risposta sul campo a pregiudizi e luoghi comuni. Non alle critiche, sempre accettate: s’è ribellato a verità mistificate nonostante numeri contrari, chiedendo di rispettarli e senza nemmeno insistere sull’alibi di assenze pesantissime, d’un mercato virtuale – Pogba intravisto, Di Maria a lungo condizionato
dai guai muscolari – e di un incantesimo che ha esteso gli infortuni a tanti big, da Vlahovic a Bonucci”.

Lo hanno accusato di vincere sempre con risultati striminziti ma la Juve ha il terzo miglior attacco del campionato dopo Napoli e Inter e quello di San Siro è stato il 16° clean sheet in Serie A: solo Napoli (16) e Lazio (19) hanno subito
meno reti.

Il tutto, con una pesantissima penalizzazione sulle spalle.

“Una tenuta straordinaria, che vale ancora di più se si pensa che ben 10 dei 22 gol sono arrivati in tre partite ravvicinate – Napoli, Atalanta e Monza -, le ultime due in un momento durissimo: all’indomani della sentenza della
corte d’appello federale che ha riscritto pesantemente la classifica a stagione in corso, mai successo nella storia della Serie A”.

Allegri, continua La Stampa,

“ha saputo tenere la barra dritta, isolare la squadra, motivare i calciatori e accantonare chi ha faticato a recepire”.

Il tecnico ha anche smontato il luogo comune secondo cui “non “vede” i giovani”.

“Lo ha sempre fatto, invece, dal povero Astori scovato in Serie C e lanciato al Cagliari, a De Sciglio e Cristante promossi dalla Primavera del Milan, a Kean primo millennial a giocare in Champions. Quest’anno è andato oltre, aprendo un ciclo dai risvolti non solo tecnici: la valorizzazione permetterà infatti di risparmiare sul mercato e abbassare notevolmente il monte ingaggi”.

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