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Sabatini: «Il Napoli è “Furore” di Steinbeck. Allegri invece è il Gattopardo»

Alla Gazzetta: «Giuntoli ha fatto un lavoro straordinario, anche dal punto di vista patrimoniale. Nel calcio lavoriamo per la felicità»

Sabatini: «Il Napoli è “Furore” di Steinbeck. Allegri invece è il Gattopardo»
Mv Bologna 15/12/2019 - campionato di calcio serie A / Bologna-Atalanta / foto Massimiliano Vitez/Image Sport nella foto: Giuseppe Sabatini

Nel mondo del calcio si vive per dare felicità alla gente e il Napoli, con Luciano Spalletti, ci sta riuscendo alla perfezione. Parola di Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Salernitana. Sabatini ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

«Sa per cosa viviamo? E per cosa lavoriamo, pure nel calcio? Per la felicità. Nulla è al di sopra della felicità. E poi certo, i punti, la classifica, le vittorie… Ma il nostro mestiere è rendere felice la gente. Ecco: il Napoli lo sta facendo. Anzi, l’ha già fatto con un popolo intero. Spalletti è riuscito in un’impresa bellissima, eclatante».

Sabatini ha un rimpianto: non essere riuscito a vivere un’analoga avventura alla Roma, quando era al fianco di Spalletti.

«È un mio grande rimpianto, non esserci riuscito alla Roma. E quella squadra non era forte come questo Napoli, ma per un lungo periodo ha viaggiato alla stessa folle andatura».

A Sabatini viene scelto di indicare il titolo di un libro che possa descrivere Osimhen e compagni. Sceglie Furore.

«Furore, romanzo bellissimo di Steinbeck. In questo Napoli c’è furore, lo mette in campo in tutte le partite: ha visto come i giocatori vanno sulle seconde palle?».

Non c’è anche il demerito delle avversarie? Sabatini risponde:

«Quando i distacchi sono abissali, è ovvio che ci sia anche un po’ di responsabilità delle rivali. Di fatto, le altre non hanno mai neppure iniziato la corsa. Ma il distacco, non così ampio certo, ci sarebbe stato lo stesso. Il Napoli è un’opera d’arte: Spalletti ci ha messo del suo, ma ha anche trovato giocatori veri da allenare. Giuntoli ha fatto un lavoro straordinario, anche dal punto di vista patrimoniale».

Crede a un’italiana in finale di Champions, allora?

«Fermamente; per me il Napoli sarà una finalista. L’ho detto anche a Spalletti: ha la squadra più europea tra tutte. Mi scoccia solo che debba arrivare in fondo eliminando il Milan».

Sabatini parla anche di Massimiliano Allegri.

«È il Gattopardo, l’uomo del “tutto cambia perché nulla cambi”. La Juve è sempre lei: arrivare secondi, perché seconda è sul campo, è una gran medaglia. Pensi che lavoro ha fatto il Gattopardo: ha tenuto in piedi lo spogliatoio dopo il -15».

Su Antonio Conte:

«Lui è così: quando non raggiunge i risultati, non è tipo che filosofeggia, si incazza come una iena. Lascerà il Tottenham, lo vedo in Italia l’anno prossimo».

Infine, Sabatini parla anche di Mourinho.

«È la prassi fatta uomo. Fa un calcio speculativo, io non lo amo. Ma riesce a piegare la squadra al suo progetto. Tu sai perfettamente che tipo di partita farà la Roma, sempre. È una squadra che resta costantemente incollata alle partite: il derby di domenica, giocato per larga parte in 10, sarebbe finito 0-0 senza la doppia invenzione di Anderson e Zaccagni. Se arriva quarto ha fatto un’impresa: non ha una rosa all’altezza, traballa in molti reparti, Dybala è l’unico vero fenomeno».

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