Ad As: «Robinho è uno stupratore condannato a 9 anni di carcere in Italia e cammina per le spiagge come se niente fosse perché l’estradizione non è stata consentita»
Walter Casagrande in una intervista su As ha commentato le accuse ai due giocatori, entrambi sono accusati di violenza sessuale.
Casagrande è un noto ex calciatore brasiliano, anche ex Ascoli e Torino, ed oggi è uno dei critici sportivi più rispettati del suo paese per le sue opinioni sempre coraggiose e taglienti.
Su Dani Alves:
«La situazione di Daniel è molto critica. È vero che tutto è ancora sotto inchiesta ma ci sono sempre più forti indicazioni contrarie. Bisognerà attendere la fine delle indagini ma tutto indica che la ragazza ha ragione nella sua dichiarazione. In un presunto reato di stupro bisogna tener conto soprattutto della parola della vittima. Ovviamente hai la possibilità della presunzione di innocenza ma fino ad allora tutto va contro di lui. Qui in Brasile la gente è inorridita da questa situazione e stiamo discutendo dell’arroganza di alcuni giocatori brasiliani che pensano di poter fare qualsiasi cosa e di essere al di sopra del bene e del male».
As chiede se esistano degli elementi simili con il caso di Robinho, anche lui accusato di stupro ma in Italia:
«Il caso Robinho è un vero scandalo. Peccato perché si tratta di uno stupratore condannato a 9 anni di carcere in Italia per stupro e, secondo la giustizia, con particolare disprezzo per la vittima e cammina per le spiagge come se niente fosse perché la sua estradizione non è stata consentita».
Casagranda passa poi a criticare l’immagine che i calciatori hanno assunto, credendosi invulnerabili:
«Penso che intorno a loro si crei un’immagine di potere e la sensazione che non accadrà loro nulla. Si sentono superiori alle donne e credono di poter invadere lo spazio altrui perché sono famosi e hanno molti soldi. Credono di essere al di sopra del bene e del male e non è così che vivi nella società. Sia Alves che Robinho hanno una personalità arrogante che li porta a pensare di poter fare qualsiasi cosa senza conseguenze».
Infine su Neymar, su cui Casagrande è spesso critico:
«Le critiche che faccio a Neymar o ad un altro giocatore si basano sui fatti. Buona parte della stampa brasiliana si frega le mani ai giocatori che vengono coccolati e quando ricevono critiche, come me, si arrabbiano perché pensano che nessuno possa parlare male di loro».