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Plusvalenze, il governo cambia: «verranno tassati i movimenti di cassa» (Gazzetta)

“Conteranno i movimenti di cassa, e qualora non ci fossero, la tassazione colpirebbe l’intera cifra della plusvalenza.”

Plusvalenze, il governo cambia: «verranno tassati i movimenti di cassa» (Gazzetta)
Mg Bologna 16/06/2019 - Europeo Under 21 Italia 2019 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giancarlo Giorgetti-Gabriele Gravina

Ieri il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, si era espresso a favore di un intervento del governo sul sistema delle plusvalenze, uno strumento utilizzato spesso in maniera massiccia e sleale come accertato dalla sentenza della Procura federale. Il ministro a telefisco aveva detto:

«Si dà per scontato che ci sia stato un ricorso sistematico a plusvalenze fittizie nel mondo delle società” e lo Stato “vuole capire: quindi qui al Mef ne ho parlato anche col collega Leo, stiamo riflettendo se la normativa fiscale fotografa in modo coerente e corretto questo fenomeno. Quindi non escludo anche novità».

Oggi la Gazzetta ipotizza la mossa del governo potrebbe per arginare il fenomeno:

La vicenda plusvalenze è stata un grande “vorrei ma non posso” in un territorio normativo complicatissimo, con regole in gran parte internazionali. Per questo si vuole agire nel campo in cui un singolo paese può agire in autonomia: quello tributario, insomma le tasse. Si dovrebbe agire sulla modifica dell’articolo 86 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e del valore ai fini fiscali delle transazioni.

Continua la rosea andando più nello specifico:

Conteranno i movimenti di cassa, e qualora non ci fossero, il caso frequente degli scambi senza passaggio di denaro, la tassazione colpirebbe subito l’intera cifra della plusvalenza.

Ma gli ostacoli sono diversi e difficili da superare così come il rischio di cadere in una trappola normativa:

Da anni Fifa e Uefa si sono poste il problema. La prima lavora alla definizione di una serie di parametri per rendere «oggettivo» il valore di un calciatore. In sede europea, invece, proprio il presidente della Figc Gabriele Gravina è impegnato da tempo su un percorso diverso: in assenza di flusso di cassa, iscrivere a bilancio non la cifra dichiarata (e in diversi casi gonfiata) ma quella dell’ultimo esercizio.

Il lavoro del procuratore Chiné ha scoperchiato un “vaso di Pandora”, anche se negli ambienti calicisti tutti sapevano. Nel frattempo con la richiesta di proroga di 40 giorni per ultimare le indagini sul caso della “manovra stipendi”, tutto slitta a maggio, vicino alla fine del campionato che, come sottolinea Gazzetta, non è certo il massimo:

Insomma, se ne parla a maggio. Proprio sulla dirittura d’arrivo del campionato che finisce il 4 giugno. Non proprio il periodo ideale per decidere.

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