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Scontri A1, la Procura di Arezzo indaga tre ultras della Roma e sei del Napoli (La Repubblica)

Individuati grazie alla comparazione tra i filmati. I reati contestati: rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti

Scontri A1, la Procura di Arezzo indaga tre ultras della Roma e sei del Napoli (La Repubblica)

Scontri A1, la Procura di Arezzo indaga tre ultras della Roma e sei del Napoli (La Repubblica)

Per gli scontri tra ultras del Napoli e della Roma di una settimana fa sull’autostrada A1, la Procura di Arezzo indaga su nove tifosi, tre della Roma e sei del Napoli. Tra i reati contestati ci sono: rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Lo scrive La Repubblica.

“La procura di Arezzo ha aperto il fascicolo per i reati di rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti per i nove tifosi, tre sostenitori della Roma e sei del Napoli, coinvolti nei disordini di domenica 8 gennaio lungo il tratto aretino dell’Autosole, all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino. Secondo quanto emerge gli indagati sarebbero nove tifosi coinvolti negli incidenti, chiaramente riconosciuti e già sottoposti a Daspo dalle questure delle città di appartenenza, Roma e Napoli. Secondo quanto appreso il numero degli indagati potrebbe aumentare”.

I nove ultras indagati sono stati individuati grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza dell’autogrill messi a confronto con i video privati girati dagli automobilisti che transitavano in autostrada e con le immagini registrate allo stadio. Molti tifosi avevano il viso coperto durante gli scontri e questo, ovviamente, rallenta il lavoro di riconoscimento degli ultras implicati negli scontri. La Repubblica scrive:

“A questi primi nove indagati gli investigatori delle questure di Roma e Napoli, con cui la questura di Arezzo lavora in sinergia, coordinate dal pm Laura Taddei, sarebbero arrivati attraverso una comparazione tra i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’area di servizio, quelli di video privati fatti con i cellulari da automobilisti in transito e immagini registrate allo stadio. Molti tifosi durante gli scontri erano coperti da cappucci e questo rallenta il lavoro di riconoscimento. Le indagini proseguono”.

In virtù dell’accaduto, lo ricordiamo, il Viminale ha bloccato le trasferte per i supporters di entrambe le squadre per due mesi.

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