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Ranieri: «Ho sempre pensato che prima o poi sarei tornato a Cagliari, voglio ancora imparare»

In conferenza stampa: «Tornare è un’emozione unica. Voglio puntare al massimo e chiederò ai miei giocatori di essere guerrieri. Giocherà solo chi ha senso di appartenenza»

Ranieri: «Ho sempre pensato che prima o poi sarei tornato a Cagliari, voglio ancora imparare»
Db Torino 08/02/2020 - campionato di calcio serie A / Torino-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Ranieri

Claudio Ranieri è arrivato a Cagliari accolto da poco più di 300 tifosi rossoblu che chiedono il miracolo al mister: ritornare già in questa stagione in Serie A.

All’aeroporto Ranieri si è lasciato andare a una battuta:

«30 anni fa dissi che ero un apprendista allenatore, ora torno come allenatore apprendista».

Si tratta di un ritorno romantico quello dell’ex Leicester a Cagliari, dove aveva iniziato la sua carriera da allenatore nell’88 fino al ’91, dalla Serie C alla A. Prende il posto dell’esonerato Liverani.

La Gazzetta dello Sport fornisce le prime dichiarazioni di Ranieri durante la sua presentazione in conferenza stampa:

«Tornare è un’emozione unica, non so se sarà la sfida più complicata della mia carriera ma sicuramente sarà la più particolare, quella che sento di più. Ho una grande voglia che mi ribolle dentro. Nella mia mente ho sempre pensato che prima o poi sarei tornato a Cagliari, la piazza che mi ha lanciato in panchina, ma per egoismo non volevo rovinare i ricordi del passato. Poi l’entusiasmo della gente e le chiamate del figlio di Gigi Riva mi hanno convinto. Quando arrivai oltre 30 anni fa dissi che ero un apprendista allenatore, ora torno come allenatore apprendista. Porto la mia esperienza ma voglio ancora imparare».

Torna con la sua solita umiltà a prendere il posto dell’esonerato Liverani e trova un Cagliari che ha navigato più fra le zone dei play-out che fra quelle di alta classifica. Suona la carica il re di Leicester:

«Io sono uno che vuole tutto e subito. Voglio puntare al massimo, se non ti metti obiettivi poi è normale che non li raggiungi. Chiederò ai miei giocatori di essere dei guerrieri. Solo chi ha senso di appartenenza farà parte della mia squadra. Devo ancora conoscere la squadra e poi farò le mie valutazioni. Sono qui per tracciare una linea e costruire un gruppo solido ripartendo dai calciatori. Sul mercato staremo attenti a prendere solo chi davvero sposa il nostro progetto. Su Nainggolan so che lui vuole tornare, che il suo agente spinge per un ritorno, ma al momento non c’è nulla, non ne abbiamo parlato».

Nel pomeriggio primo seduta di allenamento ad Asseminello in vista del prossimo impegno del Cagliari fissato per il 14 gennaio contro il Como.

«Io sono uno che vuole tutto e subito. Voglio puntare al massimo, se non ti metti obiettivi poi è normale che non li raggiungi. Chiederò ai miei giocatori di essere dei guerrieri. Solo chi ha senso di appartenenza farà parte della mia squadra. Devo ancora conoscere la squadra e poi farò le mie valutazioni. Sono qui per tracciare una linea e costruire un gruppo solido ripartendo dai calciatori. Sul mercato staremo attenti a prendere solo chi davvero sposa il nostro progetto. Su Nainggolan so che lui vuole tornare, che il suo agente spinge per un ritorno, ma al momento non c’è nulla, non ne abbiamo parlato».

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