ilNapolista

La chat dell’ultrà romanista: «Se all’autogrill ci sono già i napoletani blocchiamoli davanti»

Su La Repubblica i messaggi di Martino Di Tosto trascritti dal gip: «è uno degli ideatori dello scontro cercato coi tifosi del Napoli»

La chat dell’ultrà romanista: «Se all’autogrill ci sono già i napoletani blocchiamoli davanti»
Roma 05/05/2022 - Conference League / Roma-Leicester / foto Imago/Image Sport nella foto: tifosi Roma

Su La Repubblica le trascrizioni delle chat trovate sul telefonino di Martino Di Tosto, uno degli ultras della Roma coinvolti negli scontri con quelli di Napoli sull’autostrada A1. L’unico, tra i quattro ultras arrestati dopo gli scontri (tre romanisti e un napoletano) per il quale il gip ha stabilito obbligo di dimora e di firma. Nel suo telefono, scrive il gip nella sua ordinanza, sono state trovate «chat con tifosi in transito coi quali scambiava messaggi» per recarsi all’autogrill di Badia al Pino.

Di Tosto scrive in questa chat:

«Se arriviamo che li trovamo e stanno dentro all’autogrill, la cosa più intelligente da fa’ è fermasse alla rampa d’uscita quindi sull’autostrada, qui di entraje da davanti».

Secondo il gip, dai messaggi trovati sul suo cellulare, Di Tosto appare «quantomeno uno degli ideatori delle modalità con cui i tifosi romani si sono incontrati scientemente coi tifosi del Napoli creando pericolo per l’ordine pubblico».

Tra i messaggi, nell’ordinanza ne viene riportato uno in cui è indicato dove dovessero posizionarsi gli ultras romanisti casomai i napoletani già fossero nel piazzale dell’autogrill al momento dell’arrivo dei romanisti.

Il giudice scrive nell’ordinanza che Di Tosto ha partecipato alla rissa «con coscienza, volontà e animo offensivo».

La Repubblica aggiunge:

Un altro indizio è non aver spiegato la causa delle ferite da taglio alla gamba destra. Per la giudice non incide a favore di Di Tosto il fatto che un poliziotto della Digos di Roma, addetto alla squadra tifoserie, non abbia visto il tifoso 43enne percuotere nessuno dalle immagini, benché dagli stessi brevi filmati, invece, lo stesso agente lo abbia riconosciuto e fatto individuare.

ilnapolista © riproduzione riservata