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Il Guardian e il caso Juventus: «È solo la punta dell’iceberg, il processo Prisma ancora deve iniziare»

«Le udienze preliminari per un potenziale procedimento penale derivante dall’indagine Prisma si terranno a marzo»

Il Guardian e il caso Juventus: «È solo la punta dell’iceberg, il processo Prisma ancora deve iniziare»
Mg Torino 19/01/2023 - Coppa Italia / Juventus-Monza / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Ferrero

Il Guardian ripercorre il periodo nero della Juventus dopo lo scoppiettante 3-3 all’Allianz Stadium di ieri sera.

Mentre la società è nel “limbo” per la penalizzazione subita dalla Corte federale d’Appello, in campo l’emozionante pareggio ha permesso di dimenticare la situazione fuori il rettangolo di gioco

Racconta della tensione palpabile e della rabbia dei tifosi bianconeri, il Guardian:

L’ inno della Serie A è stato fischiato ad alta voce e il posizionamento in campo dei materiali con il marchio della Lega prima del calcio d’inizio è stato accolto da cori ostili. Uno striscione appeso dai tifosi sui cancelli all’esterno recitava: «Serie A o Serie B, noi ci siamo sempre. Solo per la Juventus».

Poi il fischio d’inizio. 90 minuti che si sono aperti con la papera di Szczesny e la Vecchia Signora subito sotto. Ma la squadra di Allegri inizia a macinare gioco sotto l’occhio non tanto vigile del direttore di gara. Un rigore segnalato dal Var e segnato da Di Maria riporta la gara in equilibrio. Milik segna il 2-1. Nel secondo tempo l’Atalanta la ribalta con Maehle e Lookman (doppietta per lui) ma il 3-3 arriva al 65′ su una punizione toccata da Di Maria per Danilo che tira sotto la barriera.

Il Guardian continua:

Nessuno sa se saranno ammessi in Champions League la prossima stagione se ce la faranno. Sulla scia della sentenza di venerdì della Federcalcio italiana (FIGC), la Uefa dovrebbe condurre le proprie indagini per determinare se la Juventus abbia violato i termini del loro accordo di fair play finanziario. Ci sono altri strati di questa cipolla da sbucciare nel frattempo.

Il passaggio più interessante dell’articolo riguarda le intenzioni della Juve se il ricorso al Coni non dovesse andare come la società spera:

La Juventus nega fermamente ogni illecito e presenterà ricorso contro la decurtazione punti, nonché le lunghe interdizioni comminate ad ex e attuali dirigenti, al Consiglio di Garanzia Sportiva del Comitato Olimpico Italiano (Coni). Tale organo può ribaltare la sentenza della Figc solo per motivi procedurali. Non può esaminare il merito della causa. Il club dovrebbe sostenere di essere stato sottoposto a un doppio rischio e che nessuna vera legge sportiva è stata infranta. Successivamente, il loro prossimo ricorso sarebbe alla Corte europea di arbitrato per lo sport [Cas]. La verità è, tuttavia, che siamo solo alla punta dell’iceberg con ciò che potrebbe accadere dopo. Le udienze preliminari per un potenziale procedimento penale derivante dall’indagine Prisma si terranno a marzo.

 

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