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Dazn, nel bilancio 2021 un rosso di 2,2 miliardi

Lo scrive SportBusiness. L’ad Dazn: «I nostri aumenti di prezzo colmeranno il divario tra costi e ricavi durante il 2023».

Dazn, nel bilancio 2021 un rosso di 2,2 miliardi
Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Secondo quanto riporta SportBusiness, Dazn chiude il bilancio 2021 con una perdita record: 2,33 miliardi di dollari, pari a circa 2,17 miliardi di euro. L’amministratore delegato del gruppo, Shay Segev, dichiara al portale:

«Chiaramente non è bello perdere 1,3 miliardi di dollari. Ma d’altra parte è un viaggio e questa è una delle pietre miliari. Sono arrivato a Dazn dopo che diversi miliardi erano già stati investiti e c’è già un’infrastruttura consolidata che consentirà al business di passare alla fase successiva. Questi soldi sono stati spesi per un buono scopo: costruire la piattaforma che abbiamo attualmente».

Calcio e Finanza scrive che aumentano invece i ricavi, dell’80%: toccano quota 1,56 miliardi di dollari, mentre l’anno precedente, in cui era scoppiato il Covid, erano stati pari a 872 milioni di dollari. Di questi 1,56 miliardi di dollari, 1,46 miliardi sono stati guadagnati dall’attività Consumer Platform di Dazn, che comprende le sue principali attività di trasmissione e streaming e la vecchia attività di portali multimediali, l’ultima delle quali è stata venduta nel 2021. Rientrano in questa categoria anche i ricavi pubblicitari.

 

Le perdite sono riferite soprattutto ai costi. Dazn ha aumentato gli investimenti, cominciando dai diritti della Serie A in Italia passando per la trasmissione della Champions League in Germania. I costi operativi della società sono stati pari a 2,9 miliardi nel 2021, in aumento di circa il 44% rispetto 2 miliardi di dollari spesi nel 2020.

La spesa dell’azienda per i diritti sportivi durante il 2021 è stata di gran lunga quella maggiore, con oltre 1,92 miliardi di dollari pagati ai titolari dei diritti e alle agenzie nel corso dell’esercizio. Anche i costi di contenuti e marketing sono aumentati notevolmente: nel 2021 sono stati spesi quasi 510 milioni di dollari in contenuti, marketing e miglioramenti delle capacità di produzione.

Segev aggiunge:

«Dazn è un prodotto premium per chi ama lo sport. La cosa importante è l’ulteriore penetrazione come servizio in abbonamento e l’aumento delle entrate medie per utente. Avrete visto i nostri aumenti di prezzo in Italia, dove il servizio costa 55 al mese per un account che consente due streaming in contemporanea e 45 euro al mese per lo stesso abbonamento con vincolo stagionale. Siamo molto tranquilli che questo da solo colmerà il divario tra costi e ricavi durante il 2023, e faremo lo stesso in Spagna e in Germania per colmare questo divario».

 

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