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El Mundo l’ha presa bene: «Luis Enrique è un pover’uomo, un dittatore brutta copia di Guardiola»

Editoriale violentissimo contro il ct: “Un uccello impaurito che crede di sapere tutto, apprendista stregone di Guardiola. Lo imita pure quando si china”

El Mundo l’ha presa bene: «Luis Enrique è un pover’uomo, un dittatore brutta copia di Guardiola»
San Pietroburgo (Russia) 02/07/2021 - Euro 2020 / Svizzera-Spagna / foto Uefa/Image Sport nella foto: Luis Enrique

El Mundo l’ha presa bene: «Luis Enrique è un pover’uomo, un dittatore brutta copia di Guardiola»

La stampa spagnola stropiccia la sua nazionale. Ma El Mundo va oltre: l’editoriale di Juliàn Ruiz è violentissimo. Il giornalista ha un solo obiettivo: Luis Enrique, “l’unico sponsor del fallimento”. Lo definisce come

“un allenatore pazzo delle sue decisioni, con il suo complesso illuminato, le sue scelte egoistiche e quel che è peggio: non ha portato i migliori giocatori in Qatar e ha tergiversato con il Barcellona, ​​tutto con testardaggine supina”.

Unai Simón non para? Tutta colpa del Ct, che crede si saperne molto, mentre è un pover’uomo – testuale – un uccello che ha paura di volare.

“Un pessimo portiere capace di portare costantemente i tifosi alla necessaria tachicardia. Colpa di un tecnico che crede di saperne molto purtroppo, per il nostro Paese, quando è un pover’uomo, un uccello impaurito di poter volare. E per di più, prima del Marocco, voleva predicare nel deserto del Sahara. Sono stati più di cento minuti di torture cinesi. Un Marocco pigro, che non credeva nella vittoria, sperava solo di arrivare ai rigori, e una squadra spagnola infinita nei passaggi che di solito fa, con un sistema che incoraggia solo gli avversari a difendersi per andare in contropiede”.

Il possesso palla ha stancato: “Il tocco, dopo il tocco, con altri tocchi. Roque è insopportabile, apatico, spregevole agli ordini di un tecnico arrabbiato, dittatore e poco socievole, apprendista stregone di Guardiola, che imita persino Pep, anche quando si china. Ma la copia è pessima“.

“La cosa peggiore è che mi dicono che Luis Enrique è disposto a rinnovare se ha avuto un brutto Mondiale. Non ci voglio credere, ma con quel presidente grottesco che lo ha lasciato predicare nel Sahara, peccato per il calcio spagnolo, che lo lascia in barella”.

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