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Altro che Argentina, il Mondiale lo hanno vinto gli emiri (Libero)

Hanno capito che il calcio è il più potente mezzo per sedurre il pubblico europeo ed occidentale e hanno investito i loro soldi. Il Qatargate non deve sorprendere

Altro che Argentina, il Mondiale lo hanno vinto gli emiri (Libero)
Argentina's captain and forward #10 Lionel Messi (R) kisses the FIFA World Cup Trophy as he stands on stage with FIFA President Gianni Infantino (L) and Qatar's Emir Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani after Argentina won the Qatar 2022 World Cup final football match between Argentina and France at Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on December 18, 2022 (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

Altro che Argentina e Francia. Il Mondiale in Qatar lo hanno vinto gli emiri. Hanno capito che il calcio è il più potente mezzo per sedurre il pubblico occidentale: ecco perché non può sorprendere il Qatargate. Lo scrive Libero.

“Cambia poco che la finale tra Argentina e Francia abbia sancito la vittoria dell’Argentina perché the winner is … l’Emiro Al Thani! Padrone di casa e regista del Mondiale più discusso e più incredibile della storia del calcio. La finale stessa è stato il trionfo di Al Thani e della sua idea di calcio. Messi e Mbappé le due superstar del pallone sono entrambi suoi dipendenti al Psg. Il presidente francese, a suo fianco in tribuna, è poco più di un suo funzionario a Parigi. Macron d’Arabia (come lo chiamano i giornali transalpini) ha già firmato con l’Emiro contratti per 12 miliardi di euro permettendo ai fondi qatarini di diventare strategici nel cuore dell’Europa. In Francia Doha ha mani in pasta ovunque e controlla il 27% nella Societè des Casinos de Cannes, il 13% nel gruppo Lagardere (media e armi), 8% di Eads (aeronautica), il 5% di Veolia (energia), il 3% di Total, il 2% di Vivendi (editoria) e l’1% di Lvmh (moda)”.

Secondo il settimanale francese l’Express, continua il quotidiano, il Qatar basa il suo potere su cinque pilastri: il
gas, la rete televisiva Al Jazeera, la presenza militare americana nell’Emirato, la diplomazia e il calcio. E i Mondiali appena conclusi lo dimostrano.

“Gli emiri hanno capito che il calcio è il più potente mezzo per sedurre il pubblico europeo ed occidentale”.

Hanno investito sul pallone per questo.

“Ai Mondiali la sudditanza europea anche nel calcio è stata palese”.

Lo hanno dimostrato le proteste per i diritti umani e civili oscurate in tv dalla Fifa senza che nessun giocatore trovasse il coraggio di dire qualcosa.

“Non deve quindi sorprendere quanto sta accadendo al Parlamento europeo. Il Qatargate di Bruxelles dimostra l’acqua calda: l’esistenza di una lobby a libro paga di Doha forte con diversi di parlamentari di sinistra (sessanta?) tutti regolarmente globalisti e immigrazionisti. L’unica domanda legittima che si possa fare è perché lo scandalo sia scoppiato solo ora quando tutto era così palese e in qualche modo noto. Come sono ben conosciutii progetti del Qatar per l’islamizzazione dell’Europa”.

“Un celebre proverbio francese sostiene che: «il calcio lo hanno inventato i poveri ma lo hanno rubato i ricchi». Ai ricchi lo hanno scippato gli emiri che hanno vinto il Mondiale. Altro che gli argentini”.

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