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Reja: «Nel Napoli non ci sono più prime donne come Insigne e Koulibaly e questo fa bene alla piazza»

A Tuttomercatoweb.com: «Tutti accettano le decisioni dell’allenatore. Sta galoppando alla grande, è esagerato. Se viaggia così chi lo prende?»

Reja: «Nel Napoli non ci sono più prime donne come Insigne e Koulibaly e questo fa bene alla piazza»
Eddy Reja Image Sport

Il commissario tecnico dell’Albania, Edy Reja, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttomercatoweb.com in cui parla anche del Napoli. Reja è stato allenatore del club di De Laurentiis. Ha per esempio confermato che il Napoli aveva preso informazioni, sul mercato, in merito ad Armando Broja, del Chelsea, ma che il giocatore ha preferito altre mete.

“Lo voleva soprattutto il Napoli. Giuntoli era interessato, so che ci ha anche parlato. Però lui mirava a restare al Chelsea, club che poi gli ha anche rinnovato il contratto”.

Magari l’ha chiamata anche De Laurentiis per chiederle informazioni

“Parlavo con Giuntoli, perché è lui che fa il mercato. E poi il presidente quando lo sento non fa mai questi discorsi, non si occupa di questioni tecniche. Lui vuole solo sapere se i giocatori stanno bene dal punto di vista fisico“.

Cosa pensa di questa Serie A?

“E’ sorprendente, con l’inizio a rilento della Juventus e poi il calo dell’Inter. Il campionato dice che il Napoli arriverà fino in fondo, ha una rosa adeguata. Spalletti ha dato grandi stimoli alla squadra e non ci sono prime donne. Rientra tutto nel contesto di giocatori normali, non ci sono più i Koulibaly e gli Insigne che potevano avere qualcosa in più dal punto di vista del personaggio. Anche in fase difensiva lavorano bene, persa palla tutti si mettono a disposizione per recuperarla. Vuol dire che il gruppo funziona”.

Napoli anche più forte di quello dei 91 punti?

“Ha qualcosa in più. Gioca altrettanto bene e lì ha lavorato benissimo Spalletti. Però è più gruppo: fa fuori uno, poi un altro, e tutti accettano le decisioni dell’allenatore. Questo è fondamentale soprattutto in una piazza come Napoli che cerca sempre un punto di riferimento come fu Maradona, cerca sempre l’idolo”.

Ora c’è Kvaratskhelia, è vero, ma Reja sottolinea la sua diversità.

“E’ vero, ma sta emergendo adesso. E’ un po’ sulla bocca un po’ di tutti ma non è una prima donna. E non è l’unico grande acquisto. Hai visto Kim? Ha una grande pedalata, fa dei recuperi sui 7-8 metri impressionanti. E poi permettimi una menzione d’onore: devo fare un elogio a Lobotka. E’ un calciatore pazzesco, ha un dinamismo e una tecnica che non vedo in altri giocatori”.

E le rivali?

“Il Napoli sta andando fortissimo, fare quei punti è qualcosa di incredibile. Sta galoppando alla grande, è esagerato. Se il Napoli ne pareggiava due invece di vincerle era ancora alla portata, ma se viaggia così chi lo prende?“.

Lei che spiegazione s’è dato sull’Italia fuori dal Mondiale?

“Noi allenatori teniamo sempre in grande considerazione chi ti ha portato in alto e ti ha fatto ottenere il grande risultato, anche se magari quel giocatore non sta più bene e non ha più l’intensità di prima. Il problema è che in Nazionale non fai in tempo a recuperare. Non hai tempo, ogni partita è determinante. Da questo punto di vista non dovremmo guardare in faccia nessuno”.

Troppi debiti di riconoscenza, insomma

“L’abbiamo visto anche con Lippi nel 2010, punti ancora su certi giocatori perché ti dicono che stanno bene e ti fidi, ma magari non è così. Lo capisco: è difficile far fuori giocatori importanti, ma non si fanno le formazioni col debito di riconoscenza. E poi ci si è messa anche la sfortuna, con tutti quei rigori sbagliati”.

 

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