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Piccinini: «Rifarei le foto per Playboy. Non alimentavano l’idea della donna oggetto»

Al Corsera: «Mi sono innamorata del volley vedendo i cartoni animati di Mila e Shiro, mi sarebbe piaciuto saltare e schiacciare come lei»

Piccinini: «Rifarei le foto per Playboy. Non alimentavano l’idea della donna oggetto»
Db Milano 12/10/2009 - presentazione campionato italiano pallavvolo femminile / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Francesca Piccinini

Il Corriere della Sera ha intervistato l’ex pallavolista Francesca Piccinini, ora commentatrice tv per i Mondiali di volley, che ha seguito le gare commossa «Il volley farà sempre parte di me».

Questo infondo è sempre stato il suo sogno da bambina

«Sognavo di diventare quella che sono stata: pallavolista e azzurra. Mi sono innamorata del volley vedendo i cartoni animati di Mila e Shiro»

Era forse innamorata di Shiro?

«No, ero infervorata da Mila: mi sarebbe piaciuto saltare e schiacciare come lei».

Oggi alla Nazionale manca una guida forte «Una leader. Paola Egonu e altre sono troppo giovani, oggi il faro è Monica De Gennaro. Bravissima, però servirebbe una figura ancora più iconica».

Il caso Egonu

Paola Egonu ha denunciato uno stato di malessere. Una fuoriclasse può diventare ingombrante?

«C’è sempre chi emerge, in una squadra. Serve l’intelligenza delle compagne, ma anche come ti poni nei loro confronti».

Il Corriere ricorda la battaglia di Mabel Bocchi, l’ex cestista, contro le mutandine delle atlete perché c’erano troppi guardoni nel pubblico, un problema che la Piccinini non ha mai avuto.  Lei che ha anche posato senza veli per Playboy e Men’s Health. Lo rifarebbe?

«Alla mia età, no. Se tornassi indietro, invece, sì: nessuna foto è stata volgare. Non credo di aver alimentato l’idea della donna oggetto: non mi sono mai sentita tale, mi sono solo provata in un’altra situazione per avere dei bei ricordi»

Con la Cacciatori sono state e sono tutt’ora grandi amiche, nonostante la differenza di età. «Franci» era il diavoletto dalle risate sataniche. Ma quella turbolenta non era la Cacciatori?

«Ero pazzerella, però mi mascheravo: sono stata camaleontica, le foto sexy lo provano. Cambio tanto anche nell’abbigliamento».

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