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I giornalisti iraniani pressano il ct degli Stati Uniti che replica: «Lasciateci giocare a calcio»

Domande sul razzismo negli Stati Uniti, sulla flotta militare Usa nel Golfo Persico. Le scuse del ct per la bandiera

I giornalisti iraniani pressano il ct degli Stati Uniti che replica: «Lasciateci giocare a calcio»
An Iran supporter cheers ahead of the Qatar 2022 World Cup Group B football match between England and Iran at the Khalifa International Stadium in Doha on November 21, 2022. (Photo by Fadel Senna / AFP)

Nella conferenza stampa di oggi pomeriggio che precede la vigilia di Iran-Stati Uniti i giornalisti iraniani sono accorsi in massa a interrogare il ct americano Behralter e il centrocampista Adams. Durante la conferenza non si è discusso per nulla di calcio. I giornalisti persiani hanno spinto molto su temi politici, contribuendo non poco ad alzare la tensione dopo gli scontri dei giorni scorsi. I temi toccati sono stati dall’esclusione della scritta in arabo dalla bandiera (riferimento ad Allah) al difficile processo per gli iraniani di ottenere il visto, senza dimenticare lo scontro a distanza tra Queiroz (ct iraniano) e Klinsmann.

Nel 98 vinsero gli iraniani 2-1.

A proposito della bandiera, il ct si è scusato: «Possiamo solo chiedere scusa a nome dei giocatori e dello staff. Non è dipeso da noi”.

Il Daily Mail ha riportato le dichiarazioni del giornalista iraniano:

«Quante persone sarebbero felici della vittoria dell’Iran contro gli Stati Uniti? »

Il ct Behralter risponde in modo politicamente corretto

«Io sono qui per parlare di una partita di calcio contro una buona squadra come l’Iran, niente di più»

Il giornalista incalza.

«Prima di tutto dici di sostenere il popolo iraniano ma stai pronunciando male il nome del nostro paese. Il nostro paese si chiama Iran, non ”aye-ran”. In secondo luogo, ti va bene rappresentare il tuo paese che ha così tante discriminazioni contro i neri all’interno dei suoi confini».

Alla domanda sul razzismo risponde Tyler Adam, centrocampista di colore del Leeds

«Mi scuso per l’errore di pronuncia del tuo paese. Detto questo, c’è discriminazione ovunque tu vada, negli Stati Uniti continuiamo a fare progressi ogni singolo giorno, l’aspetto importante è che tu fai progressi».

Un altro giornalista iraniano allora provo a spostare il tiro.

«Lo sport è qualcosa che dovrebbe avvicinare le nazioni e tu sei uno sportivo. Perché non dovresti chiedere al tuo governo di portare via la sua flotta militare dal Golfo Persico?»

A questo punto il ct Behrathel è spazientito dai giornalisti iraniani

«Sono d’accordo, lo sport è qualcosa che dovrebbe unire i paesi – chiudendo – Non sono esperto di politica internazionale, quindi non posso rispondere questa domanda». E ha aggiunto: «Siamo qui per giocare a calcio, lasciateci giocare a calcio».

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