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Le banche cinesi accusano Zhang di fingersi nullatenente per non pagare i debiti

Repubblica spiega nel dettagli la causa che pende sul presidente dell’Inter: non ha pagato 257 milioni, e avrebbe rinunciato allo stipendio apposta per dirsi “nullatenente”

Le banche cinesi accusano Zhang di fingersi nullatenente per non pagare i debiti
Mg Roma 11/05/2022 - finale Coppa Italia / Juventus-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Steven Zhang

In questi giorni abbiamo letto la grancassa della rivincita dell’Inter. Marotta che lodava Steven Zhang per aver dato “tranquillità” societaria, e lo stesso presidente nerazzurro che dettava ai media italiani la sua Resistenza: non vendo, e non tratto con nessuno.

La realtà è molto più complicata di così. E la racconta un articolo puntuale e argomentato di Repubblica. In estrema sintesi Zhang è accusato dalle banche cinesi di “aver voluto mantenere uno status quo di nullatenente, contraendo un finanziamento di oltre 257 milioni di dollari che mai avrebbe potuto garantire e che infatti non ha mai rimborsato”.

“Pur privo di beni e redditi assolutamente necessari per vivere – si legge nella parte finale dell’istanza presentata dalla banche presso il Tribunale di Milano  – soprattutto con altissimo tenore, abbia rinunciato in maniera inopinata e ingiustificata a un compenso pari a 914 mila euro l’anno”.

In pratica Zhang starebbe facendo – ad altissimo livello – il “parcheggiatore abusivo”: si dichiara nullatenente per evitare di pagare multe e debiti.  

Su questa causa il giudice si pronuncerà l’8 marzo del 2023. Nel frattempo, oggi, l’assemblea dei soci dell’Inter approverà il bilancio al 30 giugno 2022 con un rosso di 140 milioni di euro, in miglioramento di 105 grazie alle cessioni di Lukaku (poi tornato in prestito) e Hakimi. E lui, Zhang, dopo la qualificazione agli ottavi di Champions ribadirà – scrive Repubblica – che la società non è in vendita.

“In caso di accoglimento dell’istanza delle banche della Repubblica popolare cinese – scrive Repubblica – si allungherebbe la lista dei creditori (l’attuale stima dei debiti sfiora i 700 milioni), lasciando alla famiglia proprietaria del gruppo Suning e del club pochi margini di ricavo, anche se riuscisse a vendere per l’alta cifra di 1,2 miliardi, la stessa dell’operazione Elliott-Red Bird al Milan”.

Nell’istanza si fa riferimento, peraltro, alla “vita agiata” del nullatenente Zhang, “guida veicoli lussuosissimi, indossa orologi di grande valore e festeggia in locali esclusivi”.

La causa “cinese” è molto articolata e Repubblica la spiega nel dettaglio. E’ stata presentata al tribunale di Milano, sezione Imprese, il 5 luglio 2022. L’udienza davanti al giudice Alima Zana è stata spostata dal 14 novembre 2022 all’8 marzo 2023.

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