Kvara ha un repertorio così vasto che è impossibile paragonarlo ad un’ala del passato

Sul CorSport. Il georgiano è un giocatore senza confini, in campo può fare tutto. Spalletti dovrà tenerlo al riparo dal vento caldo dell’ambiente

Kvaratskhelia kvara La Roma

Napoli 21/08/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Monza / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia ONLY ITALY

Kvara ha un repertorio così vasto che è impossibile paragonarlo ad un’ala del passato.

Finora si sono sprecati i paragoni tra Kvaratskhelia e i grandi del passato. Sul Corriere dello Sport Alberto Polverosi scrive che è impossibile paragonare il talento georgiano del Napoli a qualcun altro. Forse, per la sorpresa che ha scatenato alle sue prime apparizioni nella squadra di Spalletti, può tutt’al più ricordare Salah, non a caso passato anche lui per le mani del tecnico di Certaldo.

“Con tutta l’immaginazione possibile, non troviamo un giocatore che si possa accostare al napoletano per quanto e per quello che ha fatto vedere finora. Non per la dimensione della qualità, ma per le caratteristiche che li separano. Per la sorpresa forse sì, lo troviamo un giocatore che esplose tutto insieme come lui, in maniera inaspettata. È Momo Salha. Quando arrivò a Firenze come scarto del Chelsea nessuno avrebbe immaginato. Guarda caso anche l’egiziano è passato nelle mani di Spalletti nell’anno di Roma”.

Polverosi continua:

“In tutta franchezza Kvaratskhelia sembra proprio un giocatore a sé. Tutti noi lo definiamo nel ruolo di ala, perché è da lì, dalla fascia sinistra, che questo fenomeno muove il primo passo, ma Kvara è un giocatore senza confine. Il confine vale, restando al Napoli, per Lozano e Politano, per il georgiano no. Ha altro, tanto altro in testa”.

Nemmeno il paragone con Leao regge. L’attaccante del Milan ha, più di Kvara, “il secondo scatto nella progressione, il cambio della marcia quando la marcia è già altissima, con la corsa può saltare l’avversario col giro largo, all’esterno”. Ma Kvara è diverso.

“Kvara più di Leao ha il repertorio. Che è quello di un’ala, di un trequartista, di un fantasista, di un attaccante inteso come cannoniere. Tradotto in campo: può scattare, fare l’assist, inventare, creare, concludere. E quando serve è capace di dare una mano a Mario Rui nella fase difensiva, un tipo di lavoro che Leao spesso disdegna. È vastissimo questo repertorio ed è per questo che definirlo solo come ala è riduttivo. Se continua su questo livello faremo in fretta a chiamarlo fenomeno e così ci libereremo per sempre da ogni difficoltà di collocazione tattica”.

L’unico rischio che corre Kvara è quello di essere troppo al centro dei riflettori.

“Forse l’unico vero rischio di Kvara è questo, il bombardamento delle pagine sui giornali, dei titoloni, dei servizi in tv. Dovrà pensarci Spalletti a tenerlo al riparo dal vento caldo dell’ambiente”.

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