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Arrivabene: «In Italia i processi si fanno prima sui media e poi nelle sedi adeguate»

L’ad bianconero a Mediaset sulla questione plusvalenze. «Rispettiamo tutti, ma vogliamo essere rispettati. Il campo? Dopo Haifa il presidente ha richiamato tutti alla responsabilità»

Arrivabene: «In Italia i processi si fanno prima sui media e poi nelle sedi adeguate»
Db Villar Perosa (To) 14/08/2019 - amichevole / Juventus A-Juventus B / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Arrivabene

Maurizio Arrivabene è stato intervistato a Canale 5 prima della partita di Champions League tra Juventus e Benfica, in programma alle 21 allo Stadio Da Luz, in Portrogallo. Inevitabile una domanda sull’inchiesta plusvalenze, scoppiata oggi. Di seguito le sue parole come riportate dalla redazione web di Mediaset.

«Rispettiamo tutti, ma vogliamo essere rispettati. come spesso succede in Italia i processi si fanno prima sui media e poi nelle sedi adeguate. C’è stata una comunicazione del club che ha chiarito le sue posizioni. Ho letto le dichiarazioni dei nostri legali». Gli ha fatto eco Nedved. «Poco da aggiungere, la posizione della società è chiara. Ci stiamo difendendo e ci difenderemo. Parleremo solo nelle sedi opportune».

Arrivabene ha parlato anche della situazione sportiva dei bianconeri:

«Parlo da juventino e non da ad. Siamo attorno tutti alla squadra. Il nostro impegno è massimo e siamo vicini ai ragazzi che devono dimostrare di meritare di vestire questa maglia. Dopo Haifa il presidente ha richiamato tutti quanti alle proprie responsabilità, tutti ne hanno preso coscienza. Ha fatto che ci si sia uniti e si guarda avanti per fare il meglio».

Il paragone con le corse.

«Oggi siamo in seconda fila ma se hai una buona strategia puoi arrivare davanti a fine gara. Si combatte fino all’ultima curva dell’ultimo giro. Mi aspetto che anche qua che la squadra combatta fino all’ultimo minuto».

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