ilNapolista

Inchiesta plusvalenze Juve, Damascelli: «Le ultime righe della Procura sono terribili»

Al Giornale: ribadiamo il garantismo ma i sussurri attorno al bilancio erano continui. Exor si faccia sentire, il silenzio non servirà a nessuno

Inchiesta plusvalenze Juve, Damascelli: «Le ultime righe della Procura sono terribili»
Db Torino 25/05/2021 - partita del cuore / Nazionale Cantanti-Campioni per la Ricerca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-John Elkann

Inchiesta plusvalenze Juve. L’inchiesta è arrivata a una svolta importante: sedici avvisi di garanzia e persino la richiesta d’arresto – rigettata dal gip – della Procura per Andrea Agnelli.

Ne scrive Tony Damascelli su Il Giornale:

Ribadendo lo spirito garantista che dovrà consentire alla dirigenza bianconera di difendersi e di dimostrare che le accuse della Procura sono infondate, non ci si può comunque sottrarre a sottolineare come le ultime righe del comunicato della stessa Procura, siano terribili là dove si scrive di richiesta di misure cautelari, dunque di arresto per alcuni dirigenti, richiesta però respinta dal Gip, decisione alla quale è stato presentato appello dalla Procura.

La bomba ad orologeria è scoppiata ma non è stata una esplosione imprevista e imprevedibile, i sussurri attorno al bilancio erano continui, lo spostamento di un mese dell’assemblea dei soci faceva supporre un momento critico. Ora si attende una risposta di Juventus al comunicato della Procura e, soprattutto, una presa di posizione di Exor, azionista di riferimento. Il silenzio non servirà a nessuno.

Nell’articolo di cronaca, Il Giornale scrive:

All’inizio della settimana scorsa il giudice preliminare ha respinto la richiesta, non perché non ci fossero indizi di colpevolezza ma perché il clamore suscitato dagli avvisi di garanzia e delle perquisizioni del novembre scorso era stato tale da rendere improbabile che gli indagati potessero colpire ancora.

Nei tre bilanci annuali sotto accusa (2018, 2019, 2020) la Procura ha individuato 216 milioni di perdite non dichiarate.

Da parte del club sono state diramate notizie false sullo stato di salute aziendale, rese ancora più inaccettabili trattandosi di una società per azioni quotata in Borsa: per cui all’accusa di falso in bilancio per Agnelli & C si aggiunge anche il reato di aggiotaggio informativo. In sostanza, bugie raccontate per tenere alto il valore delle azioni bianconere.

ilnapolista © riproduzione riservata