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Lotito chiama Cairo: «Urba’, DeLa e Gravina c’hanno fregati». «Il Bari lo volevo io»

Il Napolista svela in esclusiva la telefonata dopo la decisione della Figc sulle multiproprietà e i piani di rivincita dei due

Lotito chiama Cairo: «Urba’, DeLa e Gravina c’hanno fregati». «Il Bari lo volevo io»

“Pronto… Urba’, ce sei? Me senti?”

(silenzio)

“Lo so che ce sei, Urbà. Te riconosco dall’asma, su. C’hai il rantolo”

“Avevo preso il Ventolin, bah”.

“Sta bono”

“Avevo bloccato il tuo numero. Ieri mi sono iscritto pure sul sito del governo per non essere infastidito da te e da quelli dell’Enel. Come hai fatto Claudio?”

“Con me, quando pensano d’aver preso la vacca per le zinne in realtà prendono un toro per le palle. Non lo sai? Tu di tori te ne intendi…”

“Che vuoi? Ho due giornali da dirigere, non ho tempo. Sto dettando alla Gazzetta la vera storia delle perversioni sessuali di quell’infame di Belotti

“E che vojo… Aurelio c’ha fregati, Urbà. Lui e coso, Gravina”

“Lasciamo stare, è un momentaccio. C’ho i sottoposti che mi chiamano ‘testa de cazzo’, Mentana che mi sfotte in tv. Io gli pago lo stipendio e quello mi sfotte…”

“A me mi hanno fatto vendere la Salernitana per 13 mijoni e un paio di lauree online. Iervolino dice che il pezzo de carta serve sempre nella vita. Ma lui vende sogni, io solide realtà”

Claudio, tu te lo ricordi sì che il Bari lo volevo io? Aurelio mi superò sull’A16, e se lo prese lui. Pensa come sto”

“E’ una vitaccia, Urba’. Tu c’hai la Cairese. Io ho vinto più di tutti dopo la Juve, e la gente fa gli abbonamenti alla Roma. C’hanno sempre da ridire. Gli ho preso Maximiano da Uomini e donne, e quelli vogliono Dybala. Le figurine Panini, so’ bambini fascisti. So’ Balilla so’…”.

“Io c’ho Juric che mi aspetta sotto casa la sera, mi fa le telefonate minatorie, fa l’accento svedese. Mi è arrivata la testa mozzata di un cavallo da Amazon. (Ho fatto il reso, ovviamente). Dice che senza Bremer preferisce tornare ad allenare galli da combattimento in Croazia”

“Oh, lo vuoi tu Acerbi? E’ un bravo ragazzo, educato, non sporca. Ma se continua così mi tocca sacrificarlo su una pira davanti alla Nord, magari si placano”.

“Dipende… ti posso pagare in stanze a via Solferino. Mo c’è il Corriere della Sera, ma ci voglio fare un b&b di charme. Pensaci”

“Lassa perde Urba’. Senti, che volemo fa co’ Gravina e Dela? Dobbiamo mandare un segnale. Quelli si so’ alleati, dobbiamo rispondere”

“Un calcio in cui io ogni anno ci rimetto venti milioni non è una buona cosa”.

“E graziarca… essù. Hai preso 40 mijoni per Bremer. Non te lamentà”

Ma la Juve paga coi postdatati. E li ho girati già alla Blackstone. M’erano rimasti giusto tre milioni, e se li è spesi Vagnati per andare a cena con Juric. Si sono ubriacati, hanno devastato il ristorante, devo pure pagare i danni”

“Tu lo sai chi c’è dietro la Blackstone, no?”

“No…”

“De Laurentiis, ecco chi!”

“Ma dai…”

“Fidati, me l’ha detto Igli che gliel’ha detto un cugino albanese che fa il tassista a Posillipo. Aurelio sta prendendo georgiani, sudcoreani, norvegesi, ha mani in pasta ovunque. Ascolta un cretino”

“Ti sento, ti sento…”

“Urbà, io nun ce sto. Se non se bevevano er viperetta manco te chiamavo. Sto pensando di ricomprarmi la Salernitana a sfregio. Sai Gravina come accusa. Lo faccio squaglià a lui e l’indice de liquidità”.

“Ma la volevo io la Salernitana, oh! Ribery lo faccio caporedattore al Corriere della Sera in smart working”

“Claudio, ci sei? Claudio?!”

“Sto sotto un tun… non si sen… ti richia…. Tu… tu… tu…”

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