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Blatter al processo: «I 2 milioni pagati a Platini non sono frode, era un “gentleman’s agreement”»

Va avanti in Svizzera il processo contro i due ex re del calcio mondiale, tra fatture e “strette di mano tra sportivi”. Da chiarire il ruolo di Infantino

Blatter al processo: «I 2 milioni pagati a Platini non sono frode, era un “gentleman’s agreement”»
Db Rio de Janeiro (Brasile) 22/06/2014 - Mondiali di calcio Brasile 2014 / Belgio-Russia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Joseph Blatter

“I due milioni pagati dalla Fifa a Platini non sono una frode, ma un gentleman’s agreement”. Dopo il mancamento di ieri, è ricominciato in Svizzera il processo a Blatter e Platini. E l’ex presidente della Fifa ha negato in aula che i pagamenti all’ex numero 1 della Uefa, da lui approvati, fossero fraudolenti.

I pubblici ministeri svizzeri accusano i due ex uomini più potenti del calcio di aver organizzato illegalmente il pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri nel 2011. Blatter e Platini negano entrambi le accuse.

Blatter ha detto di aver chiesto a Platini di diventare suo consigliere. Platini chiedeva uno stipendio da 1 milione di franchi l’anno che la Fifa non poteva permettersi. E così – ha detto alla Corte – hanno concordato un compenso da 300.000 franchi l’anno, con il resto da pagare in un secondo momento.

“Quando abbiamo iniziato a lavorare con con Michel Platini, sapevo che quello non era il totale che gli dovevamo, e che ce ne saremmo occupati in seguito”, ha detto Blatter. L’accordo sarebbe stato sancito con una stretta di mano. “Era un accordo tra due sportivi”, ha detto Blatter. “Non ci ho trovato niente di sbagliato in questo”.

Platini ha firmato un contratto scritto con la Fifa nel 1999, nel quale è specificato solo uno stipendio di 300.000 franchi, senza menzione di pagamenti extra. Lui ha detto che si fidava di Blatter e credeva che alla fine sarebbe stato pagato per intero: “Mi fidavo del presidente e sapevo che un giorno mi avrebbe pagato”, ha detto in tribunale.

Platini ha interrotto il suo lavoro come consulente tecnico nel 2002, mentre la Fifa era “sull’orlo del fallimento”, ha detto Blatter. E così il francese non ha preteso il sospeso fino al 2010: “Non avevo bisogno di soldi”. Ha deciso di reclamare i soldi solo dopo aver sentito che due ex dipendenti della Fifa avevano ricevuto pagamenti sostanziali. Platini dice di aver contattato la Fifa e che gli sarebbe stata richiesta una fattura. Ha inviato alla Fifa una richiesta di 2 milioni di franchi nel gennaio 2011 ed è stato pagato 10 giorni dopo l’approvazione della fattura da parte di Blatter.

La procura svizzera accusa Blatter e Platini di frode, in subordine di appropriazione indebita, in ulteriore subordine di cattiva gestione penale oltre che di falso in atto. Complice Platini. La sentenza è prevista per l’8 luglio. Se condannati, Platini e Blatter rischiano fino a cinque anni di carcere. Entrambi sono stati già stati banditi dal calcio nel 2016 per sei anni.

Platini ha detto che tutto è venuto fuori nel tentativo deliberato di contrastare la sua salita alla presidenza della Fifa nel 2015. “Quello che la Fifa mi ha fatto è stato scandaloso. E l’obiettivo era che non diventassi presidente della Fifa”.

Dietro, hanno scritto in questi giorni la Süddeutsche Zeitung e L’Equipe, ci sarebbe Gianni Infantino. Sarebbe l’attuale presidente della Fifa ad aver manovrato per liberarsi il campo e salire al potere del calcio mondiale. 

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