Sul Corsera: ha tolto due colonne portanti della manovra. Nessuno l’aveva mai provato a Napoli. È il pugno dell’allenatore che ha idee e tiene in mano la squadra
Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti scrive di Inter, Milan e Napoli, o meglio dei loro allenatori. Elogia Spalletti per la capacità di cambiare, al contrario di Inzaghi.
Il suo Napoli è forse la squadra più corretta fra le tre di testa, nel senso che ha in tutti i ruoli giocatori giusti, non ha falsi equilibri né li deve cercare. Ma Spalletti ha fatto l’allenatore vero togliendo improvvisamente dal campo due colonne portanti della manovra, Zielinski, riferimento offensivo, e Insigne, riferimento di qualunque altra cosa. Una specie di vero contro vangelo, nessuno l’aveva mai provato a Napoli. Ma è il pugno dell’allenatore che ha idee e tiene in mano la squadra. Domani poi è un altro giorno, ma oggi serviva quello, un eccesso per riavere l’ordine.