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La Federcalcio ucraina disconosce il “traditore” Tymoshchuk

Continua a lavorare con i russi dello Zenit: revocata la licenza di allenatore, gli sarà vietato a vita lo svolgimento di qualsivoglia attività calcistica in patria

La Federcalcio ucraina disconosce il “traditore” Tymoshchuk
Db Arco di Trento (Tn) 20/07/2012 - amichevole / Napoli-Bayern Monaco / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Anatoliy Tymoshchuk

Le richieste del comitato etico (guidato dall’italiano Francesco Baranca, peraltro) erano note, la novità è che sono state integralmente accolte dalla Uaf, la federcalcio ucraina. Anatoliy Tymoshchuk, ex centrocampista del Bayern Monaco, il calciatore con più presenze nella storia della sua nazionale, è stato fortemente sanzionato per il suo atteggiamento dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Tymoshchuk, che lavora allo Zenit, non ha interrotto il suo rapporto lavorativo col club russo. Ma soprattutto, a differenza di tantissimi altri calciatori ed ex calciatori, non ha espresso alcuna posizione pubblica su quanto sta accadendo. Un comportamento inaccettabile per l’opinione pubblica del suo Paese.

Tymoshchuk, in conseguenza all’accoglimento di tutte le richieste del comitato tecnico, è stato dunque privato della licenza di allenatore professionista rilasciata dalla Uaf; non solo, è stato privato anche di tutti i premi statali e dei titoli onorifici oltre che dei titoli ottenuti sul campo, dalla vittoria del campionato d’Ucraina a quella della coppa nazionale; l’ex centrocampista ucraino è stato escluso dall’albo ufficiale dei calciatori della nazionale; infine, gli è stato vietato a vita di svolgere attività calcistiche sul territorio dell’Ucraina.

Un conto salatissimo.

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