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La Federcalcio ucraina contro Tymoshchuk che lavora in Russia e non si pronuncia sulla guerra

La commissione etica della Federcalcio ucraina prepara un conto salatissimo per l’ex mediano del Bayern: vogliono togliergli il patentino da allenatore

La Federcalcio ucraina contro Tymoshchuk che lavora in Russia e non si pronuncia sulla guerra
Db Arco di Trento (Tn) 20/07/2012 - amichevole / Napoli-Bayern Monaco / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Anatoliy Tymoshchuk

La commissione etica della Federcalcio ucraina vuole privare l’ex capitano della nazionale Anatoliy Tymoshchuk della licenza di allenatore (oltre che di tutti i premi vinti in patria) a causa del suo silenzio – in pubblico – sull’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. È stata anche proposta l’idea di escluderlo dal registro ufficiale dei giocatori della nazionale.

Tymoshchuk, 42 anni, lavora proprio in Russia, allo Zenit San Pietroburgo, dove è vice allenatore. Non si è dimesso e pare che non abbia intenzione di dimettersi. Ma è anche un pezzo di storia del calcio ucraino: è il calciatore con più presenze, 144, tra il 2000 e il 2016. Ed è uno dei giocatori più vincenti della storia dei gialloblù, sia in patria – nelle fila dello Shakhtar – sia all’estero, con lo Zenit stesso e soprattutto col Bayern Monaco con cui ha vinto il triplete nel 2013.

«Dall’inizio dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, Tymoshchuk non solo non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo, ma non ha nemmeno interrotto la sua collaborazione con lo Zenit, in Russia», ha affermato il comitato di etica e fair play della Federazione. «In un momento in cui il suo ex club, il Bayern Monaco, pubblica dichiarazioni a sostegno dell’Ucraina – continua – Tymoshchuk continua a rimanere in silenzio». 

 

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