Può spendere in stipendi -150 milioni. Ricorrerà al fondo CVC per ripianare il “buco”. Il Real può pagare più di 730 milioni
Il Barcellona può spendere in stipendi… -150 milioni di euro. Per l’esattezza – 144,353 milioni. E’ l’unica squadra della Liga ad avere un tetto ingaggi negativo. In teoria significa che non solo non potrebbe permettersi i contratti dei suoi giocatori, ma che per paradosso dovrebbero essere i giocatori a pagare il club per giocare. Ovviamente non è così, e il Barcellona ricorrerà ad un accordo con il fondo CVC per ripianare il “buco” e rimettersi in regola con le leggi del campionato spagnolo.
Il Real Madrid resta la squadra spagnola con il maggior margine da spendere in stipendi dei suoi giocatori: ha la capacità di pagare fino a 739,163 milioni di euro. In totale nella Liga il tetto salariale è di 2.046,983 milioni di euro (a ottobre era di 2.277,214 milioni), mentre quello della Seconda Divisione è di 252,242 milioni di euro.
La delicata salute finanziaria del Barcellona è nota, ha dovuto fare i salti mortali per rafforzarsi in inverno prendendo Ferran, Aubameyang, Adama Traoeré e Dani Alves.
Il limite salariale è il pilastro principale del controllo economico sui club spagnoli. Viene calcolato dalla Liga facendo la differenza tra gli introiti (da diritti televisivi, spot pubblicitari, biglietteria…) e le spese, compreso il rimborso del debito atteso per tutta la stagione. Ogni squadra stabilisce il proprio limite salariale, potendo anche mettere una cifra al di sotto del proprio tetto (come hanno fatto alcuni club), ma sempre rispettando le regole imposte dal Controllo Economico della Liga. Nel caso in cui una squadra termini la stagione con il limite superato, sarà sanzionata con la regola del “1×4” nell’anno successivo: puoi spendere solo il 25% di ciò che guadagni.