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Gazzetta: Inzaghi sapeva chi è Cellino e fece inserire la clausola che ha impedito l’esonero

«Inzaghi è stato ricevuto in sede da Cellino per un chiarimento che se fosse avvenuto nel Texas fuori da un saloon tra due cowboy sarebbe finito peggio»

Gazzetta: Inzaghi sapeva chi è Cellino e fece inserire la clausola che ha impedito l’esonero
Db Ospitaletto (Bs) 07/09/2019 - amichevole / Brescia-Frosinone / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Cellino

Inzaghi ha diretto l’allenamento del Brescia. Una delle situazioni più esilaranti della storia del calcio. Il presidente del Brescia ha esonerato il tecnico che però ha tirato fuori il contratto e ricordato la clausola che impedisce l’esonero nel caso in cui la squadra sia tra le prime otto in classifica (e il Brescia è terzo). Scrive la Gazzetta:

la scorsa estate Inzaghi sapeva con chi sarebbe andato a lavorare e, quando la propose, il presidente la accettò. Il tecnico ne ha parlato con Sara Agostini, la sua legale, che ha interpellato le istituzioni calcistiche. «Le parti convengono che il tecnico non potrà essere esonerato nel caso in cui la squadrasi trovi nelle prime 8 posizioni». Meglio questa frase di una penale, che di fatto avrebbe legittimato un esonero. Un fatto inedito, che volendo non avrebbe potuto impedire l’esonero, ma di sicuro avrebbe portato a consistenti.

La Gazzetta scrive dei

quattro giorni che hanno sconvolto la stagione del Brescia, e arricchito la saga delle cellinate.

Tutto è rimasto come prima. Inzaghi ieri pomeriggio ha diretto l’allenamento e ha cominciato a preparare la partita con l’Alessandria. Prima di andare al centro sportivo, è stato ricevuto in sede da Cellino per un chiarimento che se fosse avvenuto nel Texas fuori da un saloon tra due cowboy sarebbe finito peggio. Inzaghi ne è uscito vincitore, con l’esonero annullato. (…) Fino a quando?

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