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Corsport: senza la rifondazione del calcio italiano, saremo sempre più marginali in Europa

Le eliminazioni di Napoli e Lazio sono la fotografia dell’arretratezza strategica del sistema. Mancano pianificazione, cura del vivaio, progetti chiari

Corsport: senza la rifondazione del calcio italiano, saremo sempre più marginali in Europa
Db Napoli 24/02/2022 - Europa League / Napoli-Barcellona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Frenkie de Jong

L’eliminazione di Lazio e Napoli alla base dell’editoriale di Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport

Purtroppo le due ultime esclusioni delle squadre italiane dall’Europa non sono l’esito di una giornata negativa, ma la fotografia della fragilità atletica, dell’arrendevolezza caratteriale, dell’arretratezza strategica del calcio italiano. Che, al di là dei risultati – e quello dell’Atalanta contro l’Olympiacos non sembra fare testo -, non ha nessuna formazione in grado di imporre il suo gioco in un contesto europeo d’élite. Perché non ha nessuna società che sia riuscita a pianificare, costruire e consolidare in modo coerente un ciclo sportivo, con una strategia di mercato intuitiva e finanziariamente sostenibile, con un progetto tecnico chiaro e a lunga scadenza, e con il contributo prezioso del vivaio. Il mesto congedo di Napoli e Lazio dalle Coppe consegna al calcio italiano un messaggio: senza la rifondazione di un intero sistema, la vittoria nelle competizioni che contano è, al più, un evento casuale e sporadico.

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