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Serie A, è stato Lotito a guidare la linea oltranzista che voleva i Primavera in campo nel nuovo protocollo

Su Repubblica. In Consiglio di Lega c’era chi aveva proposto di includere nei 13 solo i professionisti. La Serie A si preoccupa di diatribe nei diritti tv 

Serie A, è stato Lotito a guidare la linea oltranzista che voleva i Primavera in campo nel nuovo protocollo
As Roma 15/05/2019 - finale Coppa Italia / Atalanta-Lazio / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Ieri la Lega Serie A ha ufficializzato il nuovo protocollo che dovrebbe consentire di arrivare a fine stagione senza rinvii di partite per Covid. Per giocare, basterà avere a disposizione 13 giocatori non contagiati, tra cui un portiere. E nel conteggio potranno rientrare anche i Primavera nati entro il 31 dicembre 2003.

Nel Consiglio di Lega che lo ha deciso, scrive Repubblica, c’era chi ha proposto di far giocare solo i professionisti, ma alla fine ha prevalso la linea oltranzista sostenuta da Lotito.

“In Lega c’era chi chiedeva di contare solo chi ha un contratto professionistico, ma alla fine ha prevalso la linea oltranzista. Sostenuta dal presidente laziale Lotito e criticata dal patron del Toro Cairo”.

I club che non si presenteranno in campo avranno la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione.

“Lo scopo è uno solo: evitare che troppe partite vengano spostate e che Dazn e Sky possano chiedere sconti sui diritti tv, stringendo il cappio intorno al collo dei club”.

La Lega ha annunciato anche i ricorsi al Tar contro i provvedimenti delle Asl, che ha definito illegittimi.

Il 21 gennaio è in programma un altro Consiglio federale, nel quale

“si discuterà il ritorno a una bolla più rigida per le squadre in caso di positività e dell’obbligo della terza dose vaccinale per i calciatori, una necessità sostenuta dall’ad interista Beppe Marotta”.

Intanto si cercherà un’intesa col governo per frenare l’arbitrio delle Asl.

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