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Draghi pronto a chiudere gli stadi se non saranno rispettate le regole, il calcio sotto osservazione

Sul CorSport. Oggi le telecamere saranno puntate sugli spalti: senza mascherine FFP2 e distribuzione a scacchiera le porte degli impianti saranno chiuse

Draghi pronto a chiudere gli stadi se non saranno rispettate le regole, il calcio sotto osservazione
Roma 12/07/2021 - Nazionale di Calcio Italiana a Palazzo Chigi / foto Pool/Insidefoto/Image Sport nella foto: Mario Draghi-Gabriele Gravina-Roberto Mancini

Il Governo dà l’ultimatum al calcio: o si rispettano le regole, negli stadi, o si torna alle porte chiuse. Il Corriere dello Sport racconta la giornata di ieri, vissuta nelle stanze delle istituzioni, governative e calcistiche.

Un ultimo appello per le società di calcio e per i loro tifosi: serve responsabilità totale, altrimenti il Governo reagirà con la misura paventata – ma non approvata – che ieri ha spaventato un po’ tutti, cioè gli stadi nuovamente a porte chiuse. Oggi le telecamere inquadreranno gli spalti riempiti a un massimo del 50% (decisione presa il 29 dicembre) e bisognerà sperare che dappertutto si rispettino le regole, cioè mascherina FFP2 ben indossata e disposizione a scacchiera sui seggiolini, occupando un posto sì e un posto no. Il premier Draghi non vuole più vedere assembramenti nelle curve e tifosi con il volto scoperto. Lo ha detto pubblicamente, ribadendo il concetto che le sanzioni stavolta saranno pesanti e immediate”.

Parte del Governo considera il calcio un cattivo esempio.

L’ambiente calcistico, al netto della serietà dimostrata da Federazione e Leghe, viene considerato da diversi esponenti dell’Esecutivo un cattivo esempio per il Paese a causa del mancato rispetto delle regole”.

Il calcio è sotto osservazione.

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