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Raiola vuole abolire i cartellini: «Parliamo solo di stipendi»

“La Fifa mette i tetti a noi ma va contro gli stipendi. La posizione negoziale dei giocatori è compromessa”

Raiola vuole abolire i cartellini: «Parliamo solo di stipendi»

Mino Raiola vuole abolire i cartellini. Basta pagare indennità di trasferimento per i giocatori: si parli solo di ingaggi e di stipendi. Una proposta radicale dopo che la Fifa ha ufficializzato che da giugno cambiano le regole: i procuratori avranno dei tetti massimi cui sottostare: al 10 percento di qualsiasi commissione di trasferimento (pagata dal club che vende) e al 3 percento dello stipendio di un giocatore, per le trattative contrattuali.

Raiola, come tutta la categoria, non l’ha presa benissimo. E ha rilanciato: “Un agente deve guadagnare il più possibile per il giocatore. Cosa sarà più alto con questo piano della Fifa? La quota di trasferimento o lo stipendio? In effetti, la Fifa sta dicendo che non vanno contro le tasse di trasferimento, ma contro gli stipendi. La posizione negoziale dei giocatori è compromessa”.

“L’intero sistema è sbagliato. È stato inventato da persone che non hanno alcuna conoscenza della professione”.

Raiola ha in scuderia tra gli altri Haaland, Pogba, Ibrahimovic e Donnarumma. Uno dei più grandi trasferimenti in cui è stato coinvolto negli ultimi anni è stato l’affare da 89,3 milioni di sterline per il passaggio di Pogba al Manchester United dalla Juventus. La commissione totale di Raiola fu di 41,89 milioni di sterline, con le nuove regole avrebbe guadagnato 8,9 milioni di sterline.

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