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Il Napoli di De Laurentiis somiglia a Norma Desmond

POSTA NAPOLISTA – La protagonista di Viale del tramonto. L’obsolescenza programmata degli attuali big acuirà ulteriormente questa china che sembra irreversibile

Il Napoli di De Laurentiis somiglia a Norma Desmond
È iniziato il viale del tramonto del Napoli di De Laurentiis che, come la protagonista del monumentale film di Billy Wilder, Norma Desmond, non si rende conto che per lui i riflettori si sono spenti perché il suo tempo è passato, e non può fare nulla per evitarlo. Del resto ci si è messa anche la Figc che impone, entro due anni dal 2021, un’unica proprietà a chi attualmente possiede due squadre. La mancata dismissione, per realizzo, obsolescenza ed eccessivi costi di manutenzione dei vecchi del Napoli, sta portando il Napoli, nel breve periodo, ad un notevole abbassamento della qualità della rosa. Gli eccessivi costi di manutenzione, lo abbiamo visto con Mertens, non sono sostenibili per questa società. L’obsolescenza programmata degli attuali big, acuirà ulteriormente questa china che sembra irreversibile.
Non è vero soltanto, caro Napolista, che ADL abbia accontentato i tifosi, lo pensavo anche io in tempi non sospetti, in parte è così. Ma in parte è vero anche che De Laurentiis (ormai stanco) aveva visto nell’operazione Bari, una exit strategy, per stare ancora nel calcio, facendo crescere insieme società, management e squadra, in un ambiente maggiormente tranquillo, rispetto alla quotidianità napoletana, fatta di insulti, dileggi e diffamazioni. Le secche della serie C, il Covid, ed i soliti imprevisti (abolizione multiproprietà) che rendono pepata la nostra esistenza, stanno mandando all’aria i piani. Il Napoli attuale potrebbe avere ventiquattro mesi di vita. Poi non ci sarà più futuro. Sia che la famiglia De Laurentiis rimanga o meno alla guida del Napoli. Dovesse rimanere, potremmo tornare a vivacchiare in serie A, galleggiando nell’aurea mediocritas che ha sempre contraddistinto il Napoli nella sua storia (franco 1986-1990). Dovesse andar via staremmo a vedere chi lo avvicenderebbe, considerando però che il Napoli attuale non ha più nessun tipo di appeal. Come squadra. Come città e per ultimo, ma non meno importante, come partecipante al campionato italiano.

È comunque apprezzabile, da parte di De Laurentiis, lo sforzo di rendere più globale il Napoli. Amazon, Konami, EA7 sono passi in avanti per questa società. Ma evidentemente è troppo più faticoso e rischioso ripensare un progetto Napoli, piuttosto che trovare dei banner autorevoli che rendano la tua maglia (bella) più appetibile. Intanto godiamoci il viaggio, prima che l’era De Laurentiis tramonti definitivamente.
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