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Ora giornali e tv sono liberi di criticare Ronaldo senza dover proteggere il bluff miliardario

Ha vinto meno di Matri e Pinsoglio, ha osteggiato gli allenatori (Sarri prima e Pirlo poi) e ha lasciato una voragine in bilancio

Ora giornali e tv sono liberi di criticare Ronaldo senza dover proteggere il bluff miliardario
Ph Carlo Hermann/KontroLab

Cristiano Ronaldo è un bluff scoppiato in mano alla Juventus, scrivevamo quasi due anni fa attirandoci le ire di taluni ma convinti della tesi che oggi si è palesata. Il portoghese arrivato come fenomeno indiscusso con tanto di tappeti e folla ad accoglierlo, se ne va da solo su un aereo il più lontano possibile, il più presto possibile. Scappa via e con lui la stucchevole litania dei media che lo hanno pompato a dismisura, lo hanno esaltato anche quando falliva, lo hanno fatto apparire come un extraterrestre anche quando la sua squadra veniva eliminata sistematicamente in Europa da modeste compagini. Nessuno tocchi CR7!

Dalle tv che magnificavano un goal di testa come se fosse un oro olimpico del salto in alto, dai giornali che lo definivano miglior calciatore al mondo salvo poi appurare che da quando ha lasciato il Real è stato invitato alle cerimonie solo per abbandonarle.

Alla Juventus ha vinto meno di Matri e meno di Pinsoglio e non ha mai dato l’impressione di essere questo leader carismatico e trascinatore anzi ha osteggiato gli allenatori, Sarri prima e Pirlo poi, determinando le scelte societarie.

La Juventus ha portato un calciatore forte a fine carriera in Italia per vincere la coppa campioni ma si è ritrovata con un debito cresciuto a dismisura, una bacheca vuota o riempita dalle solite cose di casa nostra, e una fuga a pochi giorni dalla chiusura del mercato dall’uomo che hanno provato ad ergere a simbolo del club. Ora gli addetti mediatici sono liberi di criticare Cristiano Ronaldo senza timore, senza più la necessità di proteggere un bluff miliardario.

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