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Tokyo, la Rondini: “Con la medaglia al collo sentivo ancora la barca scorrermi sotto”

Eccezionale prima medaglia d’oro di canottaggio femminile per l’Italia. L’entusiasmo della Cesarini “Ci ho creduto sempre. Valentina è il mio prolungamento, viviamo una simbiosi ed è naturale sia così”

Tokyo, la Rondini: “Con la medaglia al collo sentivo ancora la barca scorrermi sotto”
Tokyo (Giappone) 29/07/2021 - Canottaggio / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Valentina Rodini-Federica Cesarini

Grandissimo traguardo quello raggiunto oggi da Federica Cesarini, capovoga, e Valentina Rodini, prodiera, che hanno vinto l’oro oggi nella gara di canottaggio, sono loro le due nuove regine dello sport azzurro, le prime donne ad aver conquistato una medaglia per l’Italia nel canottaggio femminile.

Entusiasmo e commozione al termine della gara per le due atlete che sono anche grandi amiche nella vita.  Dopo anni di sacrifici e lavoro è arrivata una grande soddisfazioni a cui, spiega la Valentina Rodini stentavano a credere nel finale di gara

“È stata una gara fantastica: a 15 colpi dalla fine ho chiamato il via che ci ha permesso di balzare davanti, ma gli ultimi cinque colpi non finivano mai. Dopo il traguardo, ho avuto subito la sensazione che fossimo medaglia d’oro, ma c’era incertezza e ho voluto aspettare la conferma del tabellone. Poi è esplosa la gioia che doveva esserci al termine di una finale come questa: quando ho realizzato di avere la medaglia d’oro al collo, ho sentito la barca che, pur ferma, continuava a scorrermi sotto. L’abbiamo gestita bene, volevamo non strafare nella prima parte per poi partire dai 1000 metri in avanti, anche se poi le condizioni del campo e la gara, per come si stava mettendo, ci ha costrette ad anticipare un po’ i nostri piani. Rispetto a ciò che ci eravamo prefissate di fare, ho dovuto chiamare anche un via in più, poi a 500 metri dall’arrivo avevo capito che eravamo lì per giocarci l’oro, e nonostante il lago difficile siamo riuscite con una grande chiusura a prenderci la vittoria. Siamo state a lungo tutte sulla stessa linea, ma sinceramente non ci ho fatto caso, per me in barca esiste solo la schiena di Federica, sono la sua ombra, e abbiamo lo stesso cuore e la stessa testa, nonostante due caratteri diversi, nel gestire le gare”.

La Cesarini ha voluto invece sottolineare il grande rapporto che la lega alla compagna

 “Questi anni hanno rappresentato un percorso di alti e bassi. Ho avuto diversi problemi di salute. Le ho passate tutte, ma ho comunque coronato il mio sogno. Ci ho creduto sempre. Valentina è il mio prolungamento, viviamo una simbiosi ed è naturale sia così. Diverse ma complementari: io mi scaldo più facilmente, lei è sempre concentrata e professionale. Anche qui, pur avendo passato giorni difficili tra lo stop alle gare, l’incubo Covid e la vicenda di Bruno Rosetti che ci ha colpito molto, eravamo concentrate, piene di adrenalina ma consapevoli di potercela fare a ottenere questo risultato”.

 

 

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