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«In Italia hanno etichettato Berrettini come un battitore e basta, ma è pronto per vincere uno Slam»

Il coach Santopadre a Repubblica: «Da noi si cercano sempre i difetti invece di godersi le cose belle. Come è stato per Fognini. E’ un peccato».

«In Italia hanno etichettato Berrettini come un battitore e basta, ma è pronto per vincere uno Slam»

Ieri Matteo Berrettini ha vinto il Queen’s, prestigioso torneo sull’erba londinese. Non ci era riuscito mai nessun italiano. Su Repubblica le parole del suo coach, Vincenzo Santopadre.

«Matteo è pronto per vincere un torneo del Grande Slam. Confermo: non sarebbe onesto nemmeno verso noi stessi se non lo dicessimo, se non avessimo questo obiettivo. In passato ho sempre risposto, a questa domanda, che non era ancora il momento. Oggi, dopo tutto il cammino del nostro viaggio, ribadisco che Matteo può prendersene uno, non so quale».

Santopadre aggiunge:

«Purtroppo c’è questa cultura in Italia che va sempre a trovare i difetti invece di godersi le cose belle. Ed è un peccato. Lo dico in generale: penso a Fognini, che è stato più odiato che lodato per le perle che ci ha regalato. Matteo? Lo hanno sempre etichettato come un battitore e stop, ma c’è altro nello sport, nella vita. Oggi quel ragazzo che era già solido di testa è un uomo compiuto e completo, consapevole di stesso. E questa è la parola chiave: consapevolezza. Potete vederlo anche voi, mentre gioca. Per questo non esistono più parole tabù, Slam incluso».

 

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