Senza Ibrahimovic, Mandzukic, Rebic, Calhanoglu e pure Theo Hernandez, hanno vinto su un campo ostico. Lezione di maturità
Il Milan vince a Verona 2-0. E vince praticamente senza attacco. Senza Ibrahimovic, senza Mandzukic, senza Rebic, senza Calhanoglu, e come se non bastasse senza Theo Hernandez e Bennacer, con Kjaer in panchina. La squadra di Pioli dimostra, conferma, di essere una squadra. Lo ha dimostrato per tutta la stagione. Non si è fatta in alcun modo sfiorare dalla cultura del piagnisteo che invece da queste parti impera.
Nonostante la Gazzetta dello sport ieri abbia messo nero su bianco il numero di infortunati delle squadre e il Napoli è ottavo, c’è chi si crogiola in questo falso storico. È molto più semplice lamentarsi rispetto ad affrontare le criticità e superarle.
Il Milan oggi era praticamente senza attacco. Senza centravanti. Proprio come il Napoli. E ha vinto 2-0 contro il Verona che ha battuto il Napoli e fatto tremare la Juventus.
La squadra di Pioli ha giocato una grande partita e ha dimostrato di aver superato anche il passaggio a vuoto contro l’Udinese (che ieri ha praticamente scherzato il Sassuolo). Dopo aver vinto a Roma contro la Roma, il Milan ha vinto anche a Verona. Conferma il secondo posto in classifica e soprattutto conferma il salito di qualità a livello di crescita mentale e di squadra. Pioli è un bravo allenatore. Che ha davanti a sé ulteriori e importanti margini di crescita.
Il Milan adesso è secondo a 56 punti, l’Inter è primo a 59 e domani giocherà contro l’Atalanta che è quinta a 49.
La Juventus è terza a 52, la Roma quarta a 50.
Il Napoli è sesto a 44.