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Dopo il Milan, anche l’inedita Atalanta con quattro difensori vince a Verona

Un quarto d’ora di fuoco, a fine primo tempo, basta per avere la meglio al Bentegodi. I gialloblù non oppongono resistenza, nel finale traversa di Ilicic

Verona non è fatale nemmeno per l’Atalanta, come non lo era stata per il Milan. I nerazzurri hanno conquistato tre punti pesanti al Bentegodi, confermandosi un rivale molto complesso per il Napoli nella corsa alla Champions League.

Davanti ad un certo numero di assenze, Gian Piero Gasperini ha preferito fare esperimenti tattici e non tecnici. Così si è presentato a Verona con la difesa a quattro (Toloi, Palomino, Djimsiti, Romero), un assetto che non proponeva dal 2016, ma non è bastato questo per far steccare l’Atalanta.

Dopo una mezzora molto intensa, gli ospiti cominciano a centrare il bersaglio. Silvestri si oppone di piede su Zapata, ma viene infilato da Malinovskyi su calcio di rigore per un mani ingenuo di Dimarco (33’). Il colombiano riprende la sua sfida personale e colpisce un palo. Il terzo tentativo è quello giusto: la spizzata dell’ucraino (su rinvio dal fondo) lo lancia verso la porta, Lovato sembra riuscire quantomeno a limitare l’urto ma Silvestri incomprensibilmente esce. Zapata lo vede e lo brucia con un tocco preciso sul palo opposto per il 2-0.

Per gran parte della ripresa, la squadra di Gasperini gestisce la partita. Non crea, ma non rischia. L’allenatore però non si fida e per il quarto d’ora finale inserisce Ilicic e Muriel, che insieme producono tre palle gol nitide, di cui nessuna concretizzata. Poi nel recupero, splendida conclusione da fuori area dello sloveno che si stampa sulla traversa. È così che, senza patemi, l’Atalanta è uscita indenne da Verona.

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