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Beautiful Gattuso, “Il Rinnovo” è una soap opera sul distacco dalla realtà

Una telenovela che usa il Napoli solo come sfondo: va avanti da giugno inventandosi svolte che nemmeno quando Caroline tradiva Ridge e Thorne col padre

Beautiful Gattuso, “Il Rinnovo” è una soap opera sul distacco dalla realtà

La prima volta che Napoli ha cominciato ad angustiarsi per le sorti del contratto di Rino Gattuso Ridge Forrester stava convolando a nozze con Caroline quando gli venne la fregola di baciare Alex, dando il via a successive 8445 puntate di Beautiful. Con la stessa contorsione gli sceneggiatori di Il Rinnovo di Ringhio – La Serie scrivono e riscrivono il plot di questa soap che prende spunto dalla cronaca senza farsene limitare. Un capolavoro nel quale i destini del Napoli, i risultati, la classifica, fanno solo da sfondo. Un po’ come il panorama del Golfo che si scorge da Terrazza Palladini, che Un Posto al Sole ci rinfaccia ogni sera da decenni per ricordarci che Napoli è quella cosa là.

Il contratto di Rino Gattuso vive di vita propria, da giugno 2020. Vittoria della Coppa Italia. Una data storica. Sembra passata un’epoca, probabilmente la prima bozza di rinnovo prevedeva un compenso in lire.

Il 14 luglio la Gazzetta dello Sport scrive:

Il Napoli e Gennaro Gattuso sono decisi a continuare insieme. All’allenatore sarà proposto un prolungamento fino al 2022, a conferma dell’ottimo lavoro svolto e della voglia di cominciare di comune accordo un ciclo importante.

“Ottimo lavoro”. “Ciclo importante”. Gli impallinati di serie tv, quelli sgamati, sanno che su tali premesse è possibile costruire artefatti meravigliosi. Non per niente Caroline finì tra le braccia di Thorne, il fratello di Ridge, in un battibaleno. Con lo stesso schema cognitivo, abbiamo accettato che il contratto di Ringhio prendesse ogni deriva possibile, contorcendosi più e più volte per disegnare un arco narrativo da fantafiction.

Apprendemmo così, nell’immediato di quella calura infernale, che Gattuso avrebbe firmato il rinnovo di lì a pochissimo, ad agosto, “ma” c’era da definire la scadenza del contratto. Attenzione ai “ma”. I “ma” sono i protagonisti della trama.

Il 30 luglio il Mattino scrive che col settimo posto s’erano persi tre milioni e che, insomma, l’incontro con Mendes ancorché deciso non era stato fissato. Il 1° agosto Sky svela la delusione dell’allenatore che vuole restare a Napoli “ma” che si aspettava un’offerta più alta. Il 2 agosto per il Mattino Gattuso ha certamente intenzione di firmare “ma” non accetta clausole unilaterali nel contratto.

Il 3 agosto Repubblica dice che “l’incontro per il rinnovo è rimandato a fine mese”. E il 5 agosto la Gazzetta sottolinea che affinché si proceda al rinnovo “la permanenza di Fabian Ruiz è fondamentale”. L’8 agosto Repubblica innesca il primo cortocircuito con la realtà:

l’esito di Barcellona-Napoli condizionerà durata e consistenza del rinnovo di Gattuso”

È un twist credibile, ma scopriremo poi totalmente menzognero.

Il 9 agosto “Gattuso ha fretta”. L’indomani ci sarà l’incontro, restate sintonizzati! Il 10 agosto Repubblica annuncia: il tecnico vuole restare a Napoli “ma” c’è il nodo delle penali nel contratto. Lo stesso giorno quegli arruffapopolo juventini di Tuttosport remano contro: la firma potrebbe slittare a dicembre. Alvino, su Twitter, mitiga: in realtà a Gattuso il rinnovo non interessa, se si incontrano lo fanno solo per parlare di mercato. Per Sky il problema è la durata eventuale, “nessuno vuole vincolarsi per troppo tempo”.

Funziona così, per tutti i matrimoni: l’organizzazione isterica, non sai mai a che tavolo sistemare zia Teresa, che è pure zitella, ci si arrabbia, si dicono cose che non si pensano. E così per il Mattino è De Laurentiis a tenere il punto, è lui che “ha preferito non parlare di contratto con Gattuso”.

Il 18 agosto il presidente e Gattuso sono a Capri, per ritrovare l’intesa. Ma la Gazzetta è sconfortata: “nessun accenno alla questione, se uno dei due non cederà sulle clausole, sul futuro napoletano del tecnico si addenseranno le nubi”. A Capri, d’estate, nientemeno.

Il 2 settembre per il Mattino “l’allenatore non vuole sentirsi ingabbiato, non vuole la penale da 7 milioni“. È stallo. Gli autori si concentrano sull’inizio della nuova stagione, vanno in pausa. Il 24 ottobre Pedullà spara: “C’è l’accordo di massima. Niente clausole né penali. Probabile firma la prossima settimana”. La svolta: il Napoli evidentemente colpito dallo scoppiettante inizio di campionato, cede, vuole quagliare. Si è convinto che un altro treno così non passerà più. Tutto quello che vuoi, resta con me.

Per il Corriere dello Sport è una questione di pelle, con Gattuso si sono definitivamente presi”. Per la Gazzetta il Napoli ha accelerato sul rinnovo “per paura di altri club”: il rinnovo dovrebbe essere firmato entro Natale. Gattuso guadagnerà 1,9 milioni per due anni (con opzione sul terzo).

Appena tre giorni dopo la doccia fredda. Il Corriere del Mezzogiorno, ala disfattista, scrive che “De Laurentiis e Gattuso discutono il rinnovo ma non c’è intesa”. Giuntoli invece smentisce: “A breve la fumata bianca. Come dico sempre quando c’è la volontà delle parti di stare insieme problemi non ce ne sono”.

È un gioco delle parti nel quale “buono” e “cattivo” sono categorie inadeguate. Conta solo essere presentabili sui social. Il Rinnovo – La Serie vola altissima, mentre il Napoli va su e giù in campionato. Il disclaimer è ovvio, ormai: ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Il 31 ottobre – sì, siamo ancora ad ottobre – i protagonisti vanno a pranzo. E con notevole senso dell’umorismo aggiungono all’accordo un premio scudetto da 500.000 euro. Il Napoli perde col Sassuolo, Gattuso va in tv e dice:

“Lasciamo stare il rinnovo, ogni volta che parlo di rinnovo non ne vinco una, mi è successo anche a Milano”

Passano due giorni è il Mattino rilancia: “niente penale, subito un aumento di stipendio”. Tecnicamente la serie “ha saltato lo squalo”, come si dice in gergo: ormai le sparano sempre più grosse, per evitare l’effetto assuefazione. E infatti nelle stesse ore raccontano della trattativa parallela per assicurarsi Insigne a vita, per 5 milioni di euro l’anno più bonus.

Repubblica il 10 novembre dà appuntamento alla sosta natalizia, per sedersi a tavola e apporre la firma benedetta. Anche per la Gazzetta “ormai il tecnico ha convinto De Laurentiis”. È chiaro: il Napoli ha vinto 1-0 a Bologna, l’unico limite è il cielo.

Il giorno prima di Napoli-Ibrahimovic 1-3 Repubblica accelera: “Settimana prossima la firma!”. Ma niente. Anche se le veline dicono che “De Laurentiis ha dato mandato ai suoi legali di inviare il contratto a Gattuso. L’accordo è già raggiunto”. “Il tecnico è stato irremovibile: nessun impedimento, altrimenti niente prolungamento” (La Gazzetta dello Sport, 3 dicembre). E lui, Gattuso, fa lo sciolto:

“Il rinnovo? Ci lavorano i miei avvocati, non è quello che conta, conta lavorare a mio agio”

Il 22 dicembre sul Mattino si legge che “Gattuso non firma il rinnovo per i diritti d’immagine e i bonus“. E che “la firma slitta per la terza volta: adesso a dopo l’Epifania”. E’ il momento “F4-basito” di Boris: gli autori vanno in automatico, mettiamoci un po’ di diritti d’immagine, che male non fanno. Sono un classico.

Per Sky, il 28 dicembre, “non ci sono intoppi, è solo questione di tempo”. Nel frattempo il Napoli ha perso con Inter e Lazio, e pareggiato in extremis col Torino di Giampaolo.

Il 5 gennaio Il Contratto di Ringhio – La Serie rimescola le carte. Tipo quando Brooke Logan non avendo più fratelli da cornificare sposa il papà dei due. Per Repubblica, attenzione, è Gattuso che chiede chiarezza sui progetti a De Laurentiis prima di firmare il rinnovo”. Perché “il tecnico sa che arriverà un periodo di vacche magre e non teme d’affrontarlo ma non vuole sposare un progetto avvolto dai dubbi”. E’ lui, che ha dei dubbi.

L’11 gennaio la vittoria sull’Udinese per la stampa è una boccata d’ossigeno, per discutere del rinnovo. E di cosa, sennò? La sconfitta in casa con lo Spezia per un attimo aveva rischiato di far saltare il tavolo. Ma per il Corriere dello Sport gli umori di De Laurentiis e Gattuso “sono mutati”.

Il 17 gennaio sempre il Corsport scrive che “vincendo la Supercoppa la mano di Gattuso sarebbe più pronta a firmare il rinnovo”. È ancora indecisa, la mano di Gattuso. Trema. Ma il Napoli perde. E ora? Cosa accadrà? Fiato sospeso…

Niente. 21 gennaio, Repubblica: “è finalmente arrivato il momento delle firme per il rinnovo di Gattuso”. Stesso giorno, il Mattino: “Tutto pronto per le firme, De Laurentiis considera Gattuso l’uomo giusto per il Napoli”.

Il Napoli perde col Verona, male. Ma ormai il distacco della realtà è totale: il Contratto è pura finzione. E’ l’ultima puntata, per ora. Il Mattino, indomito, scrive: “il rinnovo di Gattuso va avanti senza ripensamenti”.

Il vero obiettivo del Napoli, quest’anno, non è lo scudetto. Sono gli Emmy Awards.

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