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Il curioso caso di Eriksen umiliato da Conte, i tifosi dell’Inter attaccano il tecnico

Conte lo usa da riserva di Gagliardini, e gli concede solo i minuti finali. Il pubblico ne riconosce la classe e scatena una campagna social: perché lo tratta così?

Il curioso caso di Eriksen umiliato da Conte, i tifosi dell’Inter attaccano il tecnico
Db Milano 29/01/2020 - Coppa Italia / Inter-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristian Eriksen

Eriksen, quello presentato sui social dell’Inter alla Scala di Milano, ora è un hashtag. Una tendenza su Twitter. Un “caso”, si diceva una volta. Un caso curioso di affezione dei tifosi per un giocatore di classe puntualmente maltrattato dal tecnico, in più e più modi. Fino alla rottura.

Conte ormai lo sa, nel post match l’Inter abbia vinto o perso ad un certo punto arriverà domanda: ma Eriksen? Perché non gioca?

Una dannazione, alla quale Conte risponde sul campo, più che a parole. Dopo un’intera primavera/estate a gestirlo come riserva di Gagliardini (più chiari di così…) ha ripreso la nuova stagione da dove aveva finito: nelle retrovie.

Poi sabato sera Conte lo ha messo in campo al 91’ contro il Bologna, a partita finita: ha giocato un minuto solo. L’1 dicembre, nella vittoria sul Gladbach era stato lasciato in panchina, il 28 novembre contro il Sassuolo Conte gli ha fatto giocare 5 minuti, il 25 novembre lo ha buttato dentro per i 4 minuti finali nello 0-2 casalingo col Real. Nella rimonta sul Torino del 22 novembre non era neanche entrato. Eriksen, sabato, mentre tutti festeggiavano, se n’è andato da solo negli spogliatoi.

Riassume molto bene Libero: dalla Scala al sottoscala.

“Aveva lasciato il Tottenham per provare qualcosa di nuovo, si è ritrovato sul letto di un fachiro dal quale non vede l’ora di saltare giù”.

Ma la nota curiosa è il trasporto del pubblico per un giocatore che all’Inter non ha mai fatto nemmeno un accenno di differenza: i tifosi incolpano Conte di non averlo saputo utilizzare, di non averci nemmeno provato. E attestano la stima ad un giocatore platealmente superiore ad alcuni compagni utilizzati molto di più (Gagliardini, appunto).

Il trattamento Conte è platealmente punitivo, anche se poi in tv si ostina a dire che tra loro “il rapporto è ottimo”. In rete #Eriksen ha guadagnato posizioni prendendo i toni della battaglia di solidarietà. Alcuni, quelli meno romantici, si chiedono come sia possibile che la società non intervenga per denunciare la svalutazione di un asset importante, di un capitale che Marotta ha definito “un tesoretto” per il mercato  di gennaio. Perché è ormai chiaro a tutti che andrà via. Come potrebbe essere altrimenti?

Eriksen meno di un anno fa è stato pagato 20 milioni più 7 di provvigioni. Ne guadagna 7,5 netti l’anno a cui vanno sommati i bonus.

Anche Repubblica si chiede: “perché Conte si comporta così? È vero, Eriksen in ritiro con la propria nazionale ha espresso dispiacere per non giocare abbastanza nell’Inter, ma è abbastanza per punirlo?”.

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