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Armani: «Il rischio adesso è rifare tutto come se nulla fosse successo»

A Repubblica racconta della sua idea di moda dopo il coronavirus e della sfilata “democratica” che farà a La7 il 26 settembre

Armani: «Il rischio adesso è rifare tutto come se nulla fosse successo»

Anche il mondo della moda è stato duramente colpito dall’emergenza coronavirus, non solo in termini di fatturati. Giorgio Armani, il primo a tornare a sfilare dopo il lockdown ripete che il mondo non deve assolutamente dimenticare la lezione che la pandemia ci ha lasciato

«Il più grosso e imminente rischio è rifare tutto come se nulla fosse successo, producendo in eccesso, comunicando sul nulla, dimenticando la dura lezione di questi mesi terribili. Sarebbe una disdetta, ma sulla natura umana, alla mia età, non sono poi così ottimista».

Proprio per questo Armani ha deciso che la sua sfilata per presentare la collezione primavera/estate 2021 sarà una sfilata “democratica” ed andrà in diretta tv su La7 il 26 settembre. Una scelta che non sarà definitiva, ma che segue il suo pensiero cioè quello di non dimenticare ciò che abbiamo vissuto e stiamo vivendo

«In questo momento è difficile: ci sono altri modi da esplorare, e sono ben felice di farlo».

Anche per questo lo stilista ha deciso di coinvolgere ballerini, attori e musicisti per il corto di presentazione del suo brand Emporio Armani

«Mi sono mosso da una considerazione fatta in lockdown: che ne sarà dell’industria dello spettacolo, così effimera ma così fondamentale? Emporio è un contenitore portato al dialogo con altri mondi, e chi fa spettacolo ha sofferto molto, ben più della moda, che se non altro ha potuto riconvertire le produzioni in qualcosa di utile».

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