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Xavi e le dimissioni simulate: un capolavoro da grande politica italiana (El Paìs)

In Spagna si chiama “Pelopina”, una giravolta Gattopardiana che funziona in politica come nel calcio. Sembra una genialata ma tradisce la totale mancanza di pianificazione

Xavi e le dimissioni simulate: un capolavoro da grande politica italiana (El Paìs)
Barcelona's Spanish coach Xavi gestures during the UEFA Champions League Group H football match between Royal Antwerp FC and FC Barcelona at the Bosuilstadion in Antwerp, on December 13, 2023. (Photo by JOHN THYS / AFP)

In Spagna la chiamano Pelopina, in Italia no. Ma da queste parti siamo campioni della stessa specialità, soprattutto in politica. La Pelopina è la mossa che s’inventò Xavi da giocatore – lo chiamavano il Pelopo – per smarcarsi da un marcatore che lo seguiva da dietro: giravolta di 360 gradi e poi avanti nella stessa direzione. “Una questione di sopravvivenza per la mancanza di un fisico più forte. La cosa interessante – scrive El Paìs a proposito delle sue dimissioni annunciate e poi rimangiate da tecnico del Barcellona – è che adesso, da allenatore, ha rispolverato la sua Pelopina per ruotare ancora, e finendo per ritornare nello stesso posto. Cioè sulla panchina del Barça. Una mossa fondamentale anche per comprendere la politica attuale, compresa quella che circonda il calcio”.

“Xavi può piacere più o meno, ma ha creato una scuola del ferro battuto imitata dagli strateghi più rinomati. La sua decisione, la sua ritirata, le sue finte e minacce di andarsene e tutto ciò che è seguito ricordano inevitabilmente l’ultima grande astuzia del presidente del governo, Pedro Sánchez”.

Insomma, scrive Daniel Verdù, “la Pelopina è di moda. E la sua applicazione in ambito parlamentare significa solo che anche il calcio, o le sue sale stampa, sono diventate una pentola a pressione nella quale i suoi protagonisti non sono disposti a vivere. Tutto è troppo politicizzato”.

“La Pelopina, tradotta in politica, sarebbe quella del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: tutto cambia affinché tutto resti uguale. Cioè, costruendo un’illusione di movimento attraverso una rotazione di 360 gradi sullo stesso asse (intendendo quell’asse come parte interessata e l’illusione come messaggio alla tossicità del famoso ambiente). È il capolavoro della politica italiana degli ultimi decenni e uno strumento utilissimo quando le cose non funzionano o quando qualcuno che non ha soddisfatto le aspettative generate vuole mantenere il suo posto”.

“La sintesi di tutto questo, però, è uno strano vaso comunicante che ha portato allo sfascio della politica e una drammatizzazione esagerata del calcio. Un buona Pelopina fuori dal campo – in politica o negli uffici del club – potrebbe sembrare una strategia, ma lascia intendere anche una notevole mancanza di pianificazione. E spesso abbiamo la sensazione di essere nelle mani di improvvisazioni e impulsi personali che ignorano le conseguenze collettive di tali decisioni”.

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